ECONOMIA
Le reazioni
Crac banche, Padoan: "Allo studio fondo con il contributo degli istituti di credito"
Il ministro in Commissione Bilancio alla Camera: "Il salvataggio non ha richiesto nemmeno un euro di risorse pubbliche. Non si può escludere che le 4 banche abbiano venduto obbligazioni subordinate a persone che presentavano un profilo di rischio incompatibile"
La norma per l'istituzione del fondo a favore degli obbligazionisti subordinati delle 4 banche salvate - ha spiegato il ministro - sarà introdotta con un emendamento governativo al disegno di legge di stabilità. Le modalità e i criteri di intervento del fondo saranno definiti con un regolamento che sarà emanato successivamente, anche alla luce delle verifiche in corso con la Commissione europea. Il governo, ha aggiunto Padoan ricordando che sul caso delle 4 banche sono "in corso verifiche con la Commissione Ue", "ritiene che sia possibile definire un intervento compatibile con la disciplina europea degli aiuti di Stato".
"Non c'è stato nessun baratto, è totalmente falso pensare che ci sia stata qualche forma di baratto tra flessibilità" e scelta di ricorrere al meccanismo di risoluzione anziché al fondo interbancario per il salvataggio delle banche, ha aggiunto.
Parlando poi delle 4 banche salvate dal fallimento, il titolare del ministero di via XX settembre ha sottolineato che "il salvataggio non ha richiesto nemmeno un euro di risorse pubbliche" e ricordato che "il fondo di risoluzione è alimentato esclusivamente da contributi privati delle banche sane". Il provvedimento del governo, ha aggiunto, "ha solo consentito alcune facilitazioni procedurali" muovendosi "tutta nel solco della normativa di recepimento per la risoluzione" delle banche "recentemente entrata in vigore". "Non si può escludere - ha detto ancora a proposito delle 4 popolari - che le 4 banche abbiano venduto obbligazioni subordinate a persone che presentavano un profilo di rischio incompatibile con la natura di questi titoli di investimento ma questo è quanto andrebbe accertato con un'analisi di ogni singola posizione".
Alle 4 bad bank create con il salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Cassa di risparmio di Chieti, ha spiegato ancora Padoan, "sono state integralmente trasferite le sofferenze" che ora possono essere gestite "con la realistica prospettiva di realizzare plusvalenze da trasferire al fondo di risoluzione che ha finanziato l'intera operazione". Il progetto che coinvolgeva "il fondo di garanzia dei depositanti", ha aggiunto, non "è risultato praticabile nel nuovo quadro europeo. Quindi la Banca d'Italia ha avviato la procedura di risoluzione, preferibile alla liquidazione", che avrebbe avuto "conseguenze disastrose".
A 7 anni dall'inizio della crisi, ha concluso il ministro dell'Economia, "il sistema bancario italiano è rimasto in piedi e si è rafforzato in molti suoi punti senza usare neanche un euro di quei 1.100 miliardi spesi da altri in Europa per salvare le banche".