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MONDO

Ucraina, resta alta la tensione nonostante l'accordo per lo stop alle violenze

Putin: "Nulla impedisce rapporti normali con l'Occidente. Ma non dipende solo da noi"

Il portavoce del Cremlino ha definito "inaccettabile" la minaccia di ulteriori sanzioni contro Mosca. Il segretario di Stato Usa, intanto, in una telefonata con il ministro degli Esteri russo sollecita una "piena e immediata" attuazione dell'intesa di Ginevra

Ucraina (foto AP)
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"Nulla impedisce il miglioramento delle relazioni o la normale cooperazione tra Russia e Occidente. Questo non dipende da noi. O non solo da noi. Questo dipende dalle nostre controparti”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista. Parole che arrivano all’indomani di un altro messaggio chiaro lanciato da Mosca per bocca del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “La Russia non è la sola responsabile del rispetto degli accordi di Ginevra sull'Ucraina. Bisogna sottolineare che la responsabilità è collettiva", ha detto Peskov. Quest'ultimo ha poi definito "inaccettabile" la minaccia reiterata di ulteriori sanzioni americane contro Mosca.

In precedenza, infatti, la Casa Bianca aveva ribadito che la Russia "pagherà costi ulteriori" se non rispetterà l'accordo sottoscritto a Ginevra sull'Ucraina, finalizzato a una riduzione delle tensioni nel Paese.   

Il segretario di Stato americano al ministro degli Esteri russo: “Applicare  subito l’accordo di Ginevra”
Intanto il segretario di Stato americano John Kerry in una telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha sollecitato una "piena e immediata" attuazione dell'intesa di Ginevra. Lo riferiscono fonti del Dipartimento di Stato.
 
Kerry ha telefonato anche al premier ucraino ad interim Arsenyi Yatsenyuk, elogiandolo per l'annunciata amnistia a favore dei separatisti filo-russi che accetteranno di deporre le armi, e per le altre misure in armonia con l’accordo di Ginevra.

Aperture dalle autorità di Kiev. Ma il governo non ritira le truppe nell'est
Yatsenyuk,  in un discorso alla nazione congiunto con il presidente Oleksandr Turcinov, ha infatti promesso una maggiore autonomia alle regioni e uno "status speciale" per la lingua russa. Il premier ha quindi annunciato una "riforma costituzionale globale" che porterà all'abolizione delle amministrazioni statali delle regioni e dei distretti e "rafforzerà i poteri delle regioni". Turcinov, da parte sua, ha affermato che "per assicurare la pace e la mutua comprensione tra i cittadini ucraini, ai consigli regionali, municipali e distrettuali sarà dato il potere di decidere l'assegnazione dello status di lingua ufficiale al russo o ad altre lingue parlate dalla popolazione locale, assieme alla lingua dello Stato ucraino".

Le autorità di Kiev però mantengono anche la linea dura nei confronti dei ribelli filorussi, annunciando, alll’indomani del vertice di Ginevra, che l'operazione militare contro gli insorti dell'est "prosegue".
 
La situazione sul campo
La situazione sul campo, dunque, resta tesa. Gli insorti dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, che occupano edifici amministrativi in una decina di città nella parte orientale Paese - e non si sentono vincolati all'intesa di Ginevra - non ne vogliono sapere di deporre le armi e sono tornati a chiedere le dimissioni del nuovo governo filo-occidentale di Kiev, per loro "illegittimo". E Mosca ieri ha ammesso di avere unità militari vicino al confine ucraino. "Alcune vi sono basate, altre sono state inviate come rinforzo a causa della situazione in Ucraina"  ha precisato il portavoce del Cremlino aggiungendo: "Speriamo non occorra un intervento militare".

Il debito ucraino per il gas russo. Nuovo appello di Putin all'Europa
Intato Putin rilancia il suo appello a tutti i Paesi europei ad aiutare l'Ucraina nel ripagare il suo debito per il gas russo, che ammonta a 2,2 miliardi di dollari, prima che scatti tra un mese la clausola delle forniture solo con pagamenti anticipati. "Stiamo chiedendo a tutti i Paesi europei, a tutti i Paesi interessati a sostenere l'economia ucraina, di partecipare al processo di cooperazione con l'Ucraina e di proporre misure volte a finanziarne il bilancio" ha detto in un'intervista tv. Putin ha ricordato di aver concesso ancora un mese di tempo a Kiev ma che Mosca "non può aspettare per sempre".
 
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