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ECONOMIA

Hollande: "Decisione Bce è legittima"

Grecia, le pressioni della Germania. Ma Tsipras risponde: "La troika è finita"

Il ministro tedesco Schaeuble ha avuto una "lunga e intensa" discussione a Berlino con il collega greco Varoufakis. Non è stato trovato un accordo, ma entrambi ribadiscono che "la Grecia appartiene all'Europa" e all'euro

(Foto ap)
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"La troika è completamente finita". Ad affermarlo è il premier greco Alexis Tsipras parlando ai componenti del gruppo parlamentare di Syriza riunito ad Atene. Le frasi del premier giungono dopo le decisioni della Bce proprio sulla situazione di Atene. "Ci siamo accordati sull'essere in disaccordo". Mostra chiaramente il disappunto nei confronti della situazione greca il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble appena uscito da una "lunga e intensa" discussione avuta a Berlino con il collega greco, Yanis Varoufakis. "Sono stati fatti molto progressi ma si deve fare ancora molto", e poi "alcuni provvedimenti di Tsipras non vanno nella direzione giusta", ha detto aggiungendo tuttavia che "la Grecia appartiene all'Europa".

Varoufakis: siamo partner e così vogliamo lavorare
Sul punto però l'accordo c'è: "Il taglio del debito non ha senso a questo punto del programma. Vogliamo lavorare i problemi da partner, ha affermato Varoufakis per cui "la Grecia resta un paese dell'area euro", ma "ha bisogno del supporto politico, tecnico e morale dei suoi partner europei". Varoufakis, nonostante il momento di impasse, è ottimista: "Noi siamo disposti a trattare. Siamo una chance per l'Europa. Noi abbiamo grande sostegno nel popolo greco, usateci per iniziare un nuovo capitolo della storia dell'Ue", ha detto il ministro greco. Il governo greco sta cercando di avere "un programma ponte tra adesso a fine maggio", per avere "spazio" per "dei colloqui su un nuovo contratto con la Bce, la Commissione Ue e il Fmi".

Bce chiude i rubinetti
La decisione della Bce di non accettare più oltre l'11 febbraio i titoli del debito pubblico greco come collaterale per i suoi prestiti, ha avuto l'effetto di un avvio in rosso di Atene. Di fatto la Bce - il cui presidente Mario Draghi ha incontrato il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis - dà un giudizio sulla nuova linea anti-troika impressa dal governo Tsipras appena insediato: "attualmente non è più possibile presumere una conclusione positiva della revisione del programma" di risanamento greco. Ma dopo l'annuncio dell'altolà sui titoli, è sempre la Bce a decidere di permettere alla banca nazionale greca di concedere fino a sessanta miliardi di euro di prestiti di emergenza alle banche greche, tramite il meccanismo dell'Ela

L'intervento del Fmi
"Il programma per la Grecia è fatto per aiutare il governo greco e il popolo greco. E allo stesso tempo per evitare ogni pericolo di contagio. Continuare su questa strada porterà benefici alla Grecia e al resto d'Europa": lo afferma il direttore della comunicazione dell'Fmi, Gerry Rice. Anche il Fondo monetario, insomma, sostiene il programma europeo sulla crisi greca.

Renzi: "Decisione dell'Eurotower legittima"
"La decisione della Bce sulla Grecia è legittima e opportuna dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo ". Così il premier Matteo Renzi, cui fa eco il presidente francese Hollande, che definisce "legittima" la decisione sulla Grecia della Bce, che non accetterà più i bond di Atene a garanzia dei prestiti. "Bisogna avviare rapidamente il lavoro", ha detto il presidente francese, "la decisione della Banca centrale europea ha delle conseguenze, rimanda le responsabilità agli Stati e ai governi ed è legittima. E sta al governo greco annunciare un quadro per le riforme".

Moscovici: rispettiamo voto grecia ma atene rispetti impegni
Il commissario ue per gli affari economici e finanziari Pierre Moscovici sulla situazione greca spiega che bisogna trovare un punto di incontro tra le scelte politiche espresse dal popolo greco e il rispetto, da parte del paese, degli impegni presi dai suoi passati governi, che viene preteso dai paesi creditori.
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