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MONDO

Guerra commerciale

La contromossa di Pechino contro Donald Trump: in vigore i dazi cinesi sui prodotti made in USA

Non sono stati forniti i dettagli sulla natura o l'ammontare delle misure, ma in precedenza Pechino aveva avvertito che avrebbe imposto dazi pari a quelli che colpiscono le merci cinesi. Shanghai chiude in rialzo

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La Cina ha iniziato a imporre tariffe doganali di ritorsione sui beni Usa dopo l'entrata in vigore di dazi statunitensi per 34 miliardi dollari sulle importazioni cinesi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Pechino.

"Dopo l'imposizione da parte degli Stati Uniti delle tariffe contro la Cina, le misure cinesi sono entrate immediatamente in vigore", ha detto Lu Kang, portavoce del ministero, in una conferenza stampa. Non sono stati forniti i dettagli sulla natura o l'ammontare delle misure, ma in precedenza Pechino aveva avvertito che avrebbe imposto dazi pari a quelli che colpiscono le merci cinesi.

Shanghai chiude in rialzo
Chiude in rialzo la Borsa di Shanghai. L'indice principale segna +0,49% a quota 2.747,23 punti sulla scia della contromossa cinese che ha iniziato a imporre tariffe doganali di ritorsione sui beni Usa dopo l'entrata in vigore di dazi statunitensi per 34 miliardi dollari sulle importazioni cinesi.  


Colpito anche il "Parmesan"
Tra le prime vittime della guerra commerciale tra Usa e Cina ci sono i falsi formaggi italiani prodotti negli Stati Uniti, dal parmesan al provolone fino alla mozzarella, colpiti dalla ritorsione di Pechino alle misure protezionistiche di Trump appena entrate in vigore. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l'Italia potrebbe avvantaggiarsi della situazione dopo che le esportazioni di formaggi Made in Italy nel paese asiatico sono cresciute del 27% in quantita' nel 2017 raggiungendo il massimo storico. Secondo il Wall Street Journal - riferisce la Coldiretti - i magazzini di stoccaggio dei principali produttori statunitensi di formaggio di tipo italiano si stanno gonfiando di scorte invendute a causa del crollo delle spedizioni verso la Cina in seguito ai nuovi dazi decisi a partire dal 6 luglio. Una situazione aggravata dal fatto che - precisa la Coldiretti - anche il Messico ha applicato tariffe aggiuntive per le importazioni statunitensi per gli stessi formaggi come risposta ai dazi Usa. Gli Stati Uniti - ricorda la Coldiretti - sono i principali produttori delle imitazioni dei formaggi italiani nel mondo per un totale di 2,4 miliardi di chili nel 2017 tra mozzarella, parmesan, provolone, ricotta e romano. Si aprono dunque - spiega Coldiretti - interessanti opportunita' per le esportazioni di cibo Made in Italy nel paese asiatico, a partire dai prodotti lattiero caseari che nel 2017 hanno raggiunto il record delle vendite nel mondo, raggiungendo la quantita' record di 412 milioni di chili e con una crescita a doppia cifra nella stessa Tigre asiatica. I dazi cinesi - spiega la Coldiretti - avranno l'effetto di riaprire alle specialita' italiane spazi sugli scaffali sino ad oggi ingiustamente usurpati dalle imitazioni americane.


I dazi Usa sul Made in China
Lo scorso aprile l'amministrazione americana aveva diffuso una lista di 1.300 prodotti cinesi sui quali applicare dazi commerciali: ora la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sigilla quella promessa, nonostante il ribasso sui prodotti. Saranno 800 quelli a cui saranno applicati dazi per 50 miliardi di dollari. L'amministrazione Trump ha annunciato una tariffa del 25% sui miliardi di beni tecnologici provenienti dalla Cina e, non ultimo, accusato Pechino di aver rubato proprietà intellettuali negli Stati Uniti.  

Trump: misure contro la Cina per proteggere in nostri segreti
I nuovi dazi del 25% imposti contro alcuni prodotti cinesi aiuteranno a proteggere i "segreti" degli Stati Uniti, ha sostenuto il presidente americano Donald Trump "Abbiamo una grande forza di cervelli nella Silicon Valley e la Cina, così come altri, rubano questi segreti. Ora proteggeremo questi segreti, che sono i gioielli della corona del nostro paese". Trump non ha chiarito se vi sia o meno "una guerra commerciale" con Pechino. "La guerra commerciale è stata cominciata da loro e gli Stati Uniti hanno perso", ha affermato, aggiungendo successivamente: "Non c'è una guerra commerciale".  
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