ECONOMIA
Spi-Cgil: "Risposta parziale, questione non risolta"
Decreto sulle pensioni, polemici i sindacati. La Cisl: "Risposta inadeguata e insufficiente"
Ad agosto rimborsi per 3,7 milioni di pensionati rimasti congelati dal blocco delle indicizzazioni. Esclusi in 650mila. Per la Uil i provvedimenti non rispondono a nessuna delle indicazioni della Consulta. Per la Cisl 'riposta inadeguata e insufficiente'
Roma
Sono state immediate le reazioni dei sindacati al decreto del governo che rimborserà 3,7 milioni di pensionati dopo la sentenza della Consulta. La risposta dell'esecutivo è stata definita 'inadeguata e insufficiente' dalla Cisl. Per il segretario confederale Maurizio Petriccioli il decreto restituisce in media solo 1/6 degli importi complessivamente dovuti. Più dura la Uil secondo cui le decisioni sui rimborsi "non rispondono a nessuna delle indicazioni contenute nella sentenza della Consulta".
La questione non è risolta per la Cgil. Per Carla Cantone, del sindacato dei pensionati, "non basta un bonus una tantum per sanare gli arretrati perché così si restituisce solo il 30% del dovuto. I governi hanno prelevato dalle tasche dei pensionati 16 miliardi di euro in quattro anni e nessuno sa dove siano finiti mentre alle grandi rendite non è stato chiesto nulla". Sulla rivalutazione dal 2016 invece lo Spi vede "un passo in avanti".
La questione non è risolta per la Cgil. Per Carla Cantone, del sindacato dei pensionati, "non basta un bonus una tantum per sanare gli arretrati perché così si restituisce solo il 30% del dovuto. I governi hanno prelevato dalle tasche dei pensionati 16 miliardi di euro in quattro anni e nessuno sa dove siano finiti mentre alle grandi rendite non è stato chiesto nulla". Sulla rivalutazione dal 2016 invece lo Spi vede "un passo in avanti".