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MONDO

Dibattito sulla crisi internazionale

Dossier Libia, Conte incontra Di Maio. Renzi: "Italia spettatrice, non basta una photo opportunity"

Dure le parole del leader di Italia Viva. Durissime le opposizioni: "Italia irrilevante nel Mediterraneo"

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Sempre più complesso lo scacchiere diplomatico libico mentre sul terreno continuano gli scontri in attesa di un possibile cessate il fuoco.  Libia che insieme all'Iran sarà al centro del colloquio nel pomeriggio tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Di Maio: "Serve embargo UE su armi alla Libia"
Secondo Di Maio "in Libia arrivano armi perche ci sono varie interferenze da parte di Stati esterni. Dobbiamo trovare una soluzione con la Ue per far rispettare l'embargo sulle armi in modo tale che non possano piu arrivare alle fazioni che si stanno combattendo creando instabilità nel mar Mediterraneo". Così il ministro degli Esteri in una dichiarazione registrata sul suo profilo facebook. Inoltre il responsabile della Farnesina chiede di "individuare il prima possibile una data per la conferenza di Berlino".

Renzi: "Italia spettatrice. Non basta una photo opportunity"
Tema caldissimo quello della Libia anche nel dibattito politico. Con una durissima bordata contro il governo che viene anche da Matteo Renzi. "L’Italia spettatrice e non protagonista nel Mediterraneo è una sconfitta per tutti. La politica estera di un Paese si fa con il lavoro quotidiano, durissimo, non con una photo opportunity", scrive Renzi nella sua enews.

"Le tensioni tra Stati Uniti e Iran sono molto preoccupanti ma personalmente sono molto più preoccupato per l’atteggiamento turco nel Mediterraneo e in Libia. Nel progressivo disimpegno americano e nel clamoroso silenzio europeo, i soggetti che stanno giocando un ruolo decisivo nell’area sono sempre più Russia e Turchia. E la cosa è inquietante soprattutto per il ruolo strategico che il Mediterraneo ha sempre avuto e sempre avrà nella politica italiana. Non solo per l’immigrazione, non solo per il petrolio, non solo per il business", aggiunge il leader di Italia Viva.

Salvini: "Conte ignorato da Sarraj, una follia"
Salvini: "Conte incontra Haftar e viene ignorato da Al-Sarraj, una follia""Conte incontra Haftar e viene ignorato da Al-Sarraj, una follia". Così il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti a Reggio Emilia.

Gelmini: "Latitanza dell'Italia non più tollerabile"
"Le tensioni in Medio Oriente tra Iran e Stati Uniti cosi' come la delicatissima situazione in Libia impongono una presa di posizione da parte dell'Unione europea. Non e' piu' il momento dei tatticismi, occorre rivendicare l'alleanza atlantica e riaffermare un protagonismo dell'Europa in politica estera. Da Bruxelles e da Strasburgo battano un colpo. Allo stesso tempo, preoccupa l'involuzione dell'Italia nello scacchiere internazionale. Il nostro Paese sta perdendo di giorno in giorno autorevolezza presso i nostri partner stranieri, il governo non riesce ad avere un'unica e forte voce, il premier Conte - ancor piu' dopo la figuraccia di ieri che ha coinvolto Khalifa Haftar e Fayez Al-Serraj - agisce senza coinvolgere i suoi ministri (leggasi Di Maio) e senza una vera strategia. La latitanza di Unione europea e Italia non e' piu' tollerabile, serve un'immediata inversione di marcia". Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Tajani: "Italia fuori dalla partita libica"
"L'Italia e l'Europa sono completamente fuori dalla partita libica e mediorientale. Bisogna tornare ad essere protagonisti come Europa e come Italia ma per farlo bisogna operare una serie di scelte, innanzitutto occorre trovare una unita' all'interno della Ue. Se Italia e Francia, invece di giocare una partita molto particolare in Libia legata ai pozzi di petrolio, avessero trovato una coesione, oggi non ci troveremmo turchi e russi a decidere i destini della Libia. Probabilmente avremmo l'Europa". Lo ha detto Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo.  "Questo lo dico da tempo, lo dissi anche dopo la mia visita in Libia un anno fa, quando ero presidente del Parlamento europeo, raccogliendo le richieste dei libici che dissero che se noi europei avessimo continuato a litigare avremmo perso qualsiasi possibilita' di contare - ha aggiunto -. E cosi' e' stato. Ho lanciato tanti appelli perche' l'Italia e la Francia rinunciassero ai loro egoismi trovando una posizione unitaria. Non sono stati capaci di farlo. L'Europa e' stata completamente assente, anche il lavoro di Borrell ha lasciato molto a desiderare. Non abbiamo visto un Alto rappresentante alla guida di un'Europa che vuole essere protagonista. Per esserlo dovrebbe avere una politica estera unica e uno strumento militare europeo".

Silli: "Gettato alle ortiche il nostro ruolo"
"Riconosciamo l'importanza dell'incontro a Palazzo Chigi tra Conte e Haftar, che ringraziamo per la decisione di venire a Roma, ma ciò che è successo dopo con Serraj ha dell'assurdo. Per mancanza di esperienza e di capacità, il premier è inciampato in un macroscopico e goffo incidente diplomatico, a quanto pare creato da una mancata osservanza del protocollo, gettando alle ortiche la possibilità di svolgere un ruolo importante nella crisi libica. E' stato uno spettacolo assolutamente degradante". Così intervenendo in Aula il deputato di Cambiamo! Giorgio Silli, componente della Commissione Difesa e del Comitato di Schengen. "Il governo venga a riferire in Aula rispetto alla posizione dell'Italia nel complicatissimo quadro internazionale. Ci piacerebbe sentire anche la posizione del PD che nelle ultime ore è stato il grande assente nel dibattito pubblico a riguardo", ha concluso.  
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