Il governatore a Francoforte
Draghi: il Qe protegge Eurolandia dalla crisi greca. Segni di inversione tendenza dopo frenata Pil
Tra i vari effetti del quantitative easing della Bce potrebbe esserci anche quello di "aver fatto da scudo" a vari Paesi di Eurolandia delle rinnovate tensioni che si sono create sulla Grecia
Gli acquisti di titoli di Stato da parte di una Banca centrale non sono qualcosa di nuovo, lo fece anche la Bundesbank negli anni '70. Lo ha ricordato il presidente della Bce, Mario Draghi, durante un convegno a Francoforte, sostenendo che esistono "buoni motivi" per ritenere che il consistente aumento del bilancio della Bce, dovuto al lancio del quantitative easing sui titoli di Stato, "supporterà un rimbalzo dell'inflazione" verso i valori obiettivo dell'Istituzione in area 2%. La Bce "è in grado di stabilizzare l'inflazione e ce la farà", ha detto Draghi rilevando come la politica espansiva lanciata dall'istituto centrale "rientra nel mandato".
Inflazione dell'area euro che però "resterà molto bassa o a livelli negativi nei prossimi mesi, successivamente segnerà una graduale ripresa" grazie all'attuazione del piano di acquisti di titoli di Stato della stessa Bce.
"Possiamo e stimano attuando una politica monetaria" che favorisce la stabilizzazione, ha aggiunto il numero uno dell'Eurotower, convinto che il piano attuato protegga anche dal contagio della Grecia: "tra i vari effetti del quantitative easing potrebbe esserci anche quello di aver fatto da scudo a vari Paesi di Eurolandia dalle rinnovate tensioni che si sono create sulla Grecia".
Il rallentamento della crescita economica sta mostrando segni di inversione di tendenza e la ripresa economica può "gradualmente ampliarsi e probabilmente rafforzarsi". Tuttavia Draghi ha avverito che le recenti revisioni al rialzo della Bce sono condizionate alla piena applicazione delle misure annunciate.
La Bce è peraltro "consapevole" che le misure adottate comportano alcuni rischi alla stabilità finanziaria, ma questi "sono contenuti".
Le borse europee rimbalzano, euro ai minimi
Le borse europee applaudono le parole di Mario Draghi, l'euro scende sotto 1,06 dollari, segnando il minimo dall'aprile 2003. In forte calo il tasso del Btp decennale, sotto l'1,20% a nuovi minimi storici, con uno spread a 96 punti base.
Francoforte, record del Dax
L'indice Dax della Borsa di Francoforte vola a un nuovo record sopra gli 11.700 punti sulla scia del quantitative easing della Bce, segnando un rialzo dell'1,74%.
La Grecia vende 1,3 mld titoli a breve termine
La Grecia intanto fa sapere di aver venduto 1,3 miliardi di euro di titoli a 3 mesi indispensabili per finanziare la macchina pubblica. Il tasso d'interesse, al 2,70%, sale ai massimi dal marzo 2014.
Troika diventa 'Bruxelles Group', entra Esm
Il negoziato tecnico che ricomincia oggi a Bruxelles cambia formato: dalla troika (Ue-Bce-Fmi) si passa al 'Bruxelles Group' in cui alle tre istituzioni precedenti si affiancano anche i rappresentanti del fondo salva-stati Esm e della Grecia. Lo si apprende da fonti Ue, secondo le quali il premier Tsipras ha accettato il formato.