MONDO
Unità di crisi della Farnesina e massimo riserbo
Due ventenni italiane rapite in Siria. Sparite da sei giorni
Ore d'ansia per la sorte di due giovani cooperanti italiane rapite ad Aleppo. Si tratta di Vanessa Marzullo, 21 anni, e Greta Ramelli, 20 anni, del Progetto Horryaty
Aleppo
E' passata quasi una settimana da quando si sono perse le tracce di due giovani italiane impegnate in un progetto umanitario ad Aleppo, in Siria. Sono giovanissime, ma hanno già una buona esperienza nel settore della cooperazione.
Una questione privata
Si sentivano coinvolte in prima persona, dal conflitto siriano: "Io la prendo quasi come un fatto personale, - diceva poco tempo fa Vanessa Marzullo in una intervista al giornale radio - mi sembra davvero - ed è così - che tocchino i miei amici".
Sembravano al sicuro
Greta Ramelli, 20 anni, di Brembate (Bergamo) e Vanessa marzullo, 21 anni di Besozzo (Varese), sarebbe state rapite ad al Abzemo, villaggio ad ovest di Aleppo: un villaggio molto pericoloso, dove le ragazze si sono trattenute qualche giorno, forse uno di troppo. Erano ospiti del capo del consiglio rivoluzionario della zona, ma questo non è stato sufficiente a proteggerle. Secondo fonti giornalistiche locali, sarebbero state portate via da un gruppo armato.
Terroristi o delinquenti
Impossibile stabilire se si tratti di estremisti con una motivazione politica o semplici criminali. La prima ipotesi è la più pericolosa, perchè pone il rischio di un "passaggio di mano" degli ostaggi. La Farnesina non ha ancora confermato né il rapimento né l'identità. Il Ministero degli Esteri conferma invece che le due cittadine italiane sono irreperibili e che i servizi segreti son al lavoro per rintracciarle.
Gli ultimi contatti
L'ultimo contatto è stato una settimana fa con Silvia Moroni, una collega della onlus di Como in cui lavorano: "Avevamo un appuntamento su Skype, ma non erano in linea", riferisce il presidente di Rose di Damasco: "Le due ragazze sono partire per la Siria il 22 luglio dopo che il 20 luglio avevamo fatto insieme una serata di raccolta fondi a Como. Il progetto era quello di acquistare kit di pronto soccorso e pacchi alimentari, da distribuire al confine. In particolare avendo loro fatto dei corsi infermieristici, istruivano i ragazzi in materia di pronto soccorso".
Progetto Horryaty
Le due ragazze erano impegnate nel progetto Horryaty: già a marzo avevano fatto una "missione di sopralluogo" in Siria.
Una questione privata
Si sentivano coinvolte in prima persona, dal conflitto siriano: "Io la prendo quasi come un fatto personale, - diceva poco tempo fa Vanessa Marzullo in una intervista al giornale radio - mi sembra davvero - ed è così - che tocchino i miei amici".
Sembravano al sicuro
Greta Ramelli, 20 anni, di Brembate (Bergamo) e Vanessa marzullo, 21 anni di Besozzo (Varese), sarebbe state rapite ad al Abzemo, villaggio ad ovest di Aleppo: un villaggio molto pericoloso, dove le ragazze si sono trattenute qualche giorno, forse uno di troppo. Erano ospiti del capo del consiglio rivoluzionario della zona, ma questo non è stato sufficiente a proteggerle. Secondo fonti giornalistiche locali, sarebbero state portate via da un gruppo armato.
Terroristi o delinquenti
Impossibile stabilire se si tratti di estremisti con una motivazione politica o semplici criminali. La prima ipotesi è la più pericolosa, perchè pone il rischio di un "passaggio di mano" degli ostaggi. La Farnesina non ha ancora confermato né il rapimento né l'identità. Il Ministero degli Esteri conferma invece che le due cittadine italiane sono irreperibili e che i servizi segreti son al lavoro per rintracciarle.
Gli ultimi contatti
L'ultimo contatto è stato una settimana fa con Silvia Moroni, una collega della onlus di Como in cui lavorano: "Avevamo un appuntamento su Skype, ma non erano in linea", riferisce il presidente di Rose di Damasco: "Le due ragazze sono partire per la Siria il 22 luglio dopo che il 20 luglio avevamo fatto insieme una serata di raccolta fondi a Como. Il progetto era quello di acquistare kit di pronto soccorso e pacchi alimentari, da distribuire al confine. In particolare avendo loro fatto dei corsi infermieristici, istruivano i ragazzi in materia di pronto soccorso".
Progetto Horryaty
Le due ragazze erano impegnate nel progetto Horryaty: già a marzo avevano fatto una "missione di sopralluogo" in Siria.