Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/gli-italiani-nelle-mani-dei-sequestratori-greta-ramelli-vanessa-marzullo-paolo-da-oglio-marco-vallisa-giovanni-lo-porto-gianluca-salviato-d6a7c5bd-7948-494c-aefb-a2fe3effbe8a.html | rainews/live/ | true
MONDO

Dal Padre Dall'Oglio al tecnico Marco Vallisa

Gli italiani nelle mani dei sequestratori

Sono 6 i connazionali di cui non si hanno da tempo notizie. Si tratta delle due cooperanti Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, scomparse in Siria come padre Paolo Dall'Oglio, Giovanni Lo Porto (rapito in Pakistan), Gianluca Salviato e Marco Vallisa (sequestrati in Libia)

Padre Paolo Dall'Oglio, rapito in Siria (Ansa)
Condividi
Roma La scomparsa di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due cooperanti di cui si sono perse le tracce da qualche giorno in Siria, allunga la lista degli italiani sequestrati nel mondo. I casi sono sei. L’ultimo, prima delle due donne di cui si sono perse le tracce ad Aleppo, era stato Marco Vallisa, il tecnico italiano 53enne sequestrato solo un mese fa in Libia. In Siria si sono perse le tracce anche del padre gesuita Paolo Dall'Oglio, mentre Giovanni Lo Porto e Gianluca Salviato sono state rapiti rispettivamente in Pakistan e Libia. 
 
Marco Vallisa, 53 nni, è stato sequestrato un mese fa in Libia. Il tecnico è dipendente della modenese Piacentini Costruzioni, lavorava in un cantiere nella città costiera occidentale di Zuwara. 
 
Da oltre due anni non si hanno notizie del cooperante siciliano Giovanni Lo Porto. 38 anni, palermitano, è stato sequestrato in Pakistan il 19 gennaio 2012, insieme a un collega tedesco, a Qasim Bela, nella provincia del Punjab, dove lavorava per la ong tedesca Welt HungerHilfe alla ricostruzione dell’area messa in ginocchio dalle inondazioni del 2011. 
 
Padre Paolo Dall'Oglio, 59 anni, è stato sequestrato lo scorso luglio in Siria. Da trent'anni e fino alla sua espulsione, nell’estate 2012, ha vissuto e lavorato nel suo Paese d’adozione in nome del dialogo islamico-cristiano. Attivisti locali avevano smentito la notizia della sua uccisione, affermando che `Abuna Paolo´ era prigioniero ma ancora vivo. 
 
Il 22 marzo scorso si sono perse le tracce in Libia del tecnico 48enne Gianluca Salviato, originario della provincia di Venezia, impiegato da alcuni anni per la Ravanelli di Venzone (Udine), società che opera nel settore della costruzioni. L’uomo è stato rapito nella Cirenaica e c’è apprensione per la sua sorte. E' diabetico e ha bisogno dell'insulina.
Condividi