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ECONOMIA

Al Gp d'Italia

Fca, Marchionne: "Posti lavoro non a rischio con la fusione"

L'ad di Fca e presidente della Ferrari ha affermato che una fusione avrebbe "Effetto pari a 'zero' su infrastrutture produttive delle società". Marchionne ha poi parlato dell'azione del governo: "Con Renzi progressi fenomenali"

Sergio Marchionne gp Monza (gettyimages)
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Una fusione con Gm non metterebbe a rischio posti di lavoro in Italia. Lo assicura l'amministratore delegato di Fca e presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, al Gp d'Italia. "In aprile ho chiarito che le implicazioni di una possibile unione di quel tipo avrebbe un effetto pari a 'zero' sulle infrastrutture produttive delle due società", ha detto l'ad. "General Motors resta il partner ideale per noi. Rappresentiamo per loro un'alternativa non facilmente replicabile", ha aggiunto Marchionne. 

Il manager ha poi parlato dell'azione del governo e del presidente del Consiglio. "Penso che Renzi abbia realizzato progressi fenomenali per un Paese che è stato così riluttante al cambiamento. Ho avuto a che fare con questo Paese per circa 12 anni e non ho mai visto qualcuno con la dedizione e l'intensità che lui ha mostrato nell'ultimo anno e mezzo", ha detto.

"Bisogna dare a Renzi più tempo e supporto, ma penso che lui sia la migliore speranza che l'Italia ha di entrare nel ventunesimo secolo e progredire", ha aggiunto Marchionne al termine del Gp di Monza, seguito proprio assieme al premier.

Rispondendo poi alla domanda di una giornalista straniera sull'impatto delle riforme del Governo su Fca, Marchionne ha detto: "Senza dubbio hanno aiutato, anche se noi operiamo in un contesto globale. La chiave di ciò che ha fatto - ha continuato l'ad di Fca - è che ha aperto l'Italia al resto del mondo, e lui ha assunto un ruolo più importante a livello globale e come leader politico e penso che sia riconosciuto e rispettato per quello che ha fatto. La sua credibilità è un riflesso positivo anche per ciò che facciamo noi, che cerchiamo di spingere la globalizzazione. Renzi è un 'good man'". 
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