MONDO
Il consenso della Fed nei verbali della riunione del 27-28 ottobre
USA: Fed, a dicembre potrebbero aumentare i tassi di interesse
Anche se ancora divisa, con alcune colombe che temono pressioni al ribasso sull'inflazione, la Fed sembra muoversi verso un consenso generalizzato su un aumento dei tassi d'interesse vista la velocità dei consumi e degli investimenti. Positiva la reazione di Wall Street che chiude con un +1,42 %
New York
Il presidente della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker sostiene che dicembre potrebbe essere il momento buono per aumentare i tassi di interesse, fermi a zero da sette anni. I motivi per un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve – secondo Lacker - sono forti e che l'impatto sull'economia degli attacchi terroristici è transitorio. Più la Banca centrale americana attende per aumentare i tassi, sempre secondo il Presidente di Richmond, più dovrà essere successivamente aggressiva.
Il presidente della Fed di New York, William Dudley sostiene che un aumento dei tassi di interesse segnalerà la fiducia della Fed nell'economia.
Dai verbali della riunione del 27-28 ottobre emerge che la Fed è incoraggiata dalla velocità dei consumi e degli investimenti. Diversi membri della Federal Reserve ritengono che i rischi dall'estero per l'economia americana sono diminuiti e così le condizioni per un aumento dei tassi di interesse potrebbe entrate in dicembre, quando una stretta potrebbe essere appropriata.
Anche se ancora divisa, con alcune colombe che temono pressioni al ribasso sull'inflazione, la Banca centrale sembra muoversi verso un consenso generalizzato su un aumento. Una stretta che sembra già essere scontata dal mercato, come si evidenzia dalla reazione muta di Wall Street e dalla chiusura in forte rialzo di oggi. Il Dow Jones ha segnato un incremento dell'1,42 %, pari a 247,66 punti, e si e' fermato a quota 17.737,16. Il Nasdq ha registrato un guadagno dell'1,79%. L'azionario ha accelerato al rialzo in scia alla diffusione dei verbali della riunione della Federal Reserve del 27 e 28 ottobre scorsi.
Su un punto 'colombe' e 'falchi' della Fed sono d'accordo: dopo la prima stretta si procederà in modo graduale, in quello che potrebbe essere il ciclo di rialzi più lento della storia.
A preoccupare è il caro dollaro e la Bce che, a dicembre, si muoverà probabilmente nella direzione opposta alla Fed, con un nuovo piano di aiuti.
Quindi la decisione potrebbe essere presa dalla Fed nella riunione del 15-16 dicembre. Mancano ancora tre settimane, durante le quali arriveranno nuovi dati sul pil e sul mercato del lavoro.
Il presidente della Fed di New York, William Dudley sostiene che un aumento dei tassi di interesse segnalerà la fiducia della Fed nell'economia.
Dai verbali della riunione del 27-28 ottobre emerge che la Fed è incoraggiata dalla velocità dei consumi e degli investimenti. Diversi membri della Federal Reserve ritengono che i rischi dall'estero per l'economia americana sono diminuiti e così le condizioni per un aumento dei tassi di interesse potrebbe entrate in dicembre, quando una stretta potrebbe essere appropriata.
Anche se ancora divisa, con alcune colombe che temono pressioni al ribasso sull'inflazione, la Banca centrale sembra muoversi verso un consenso generalizzato su un aumento. Una stretta che sembra già essere scontata dal mercato, come si evidenzia dalla reazione muta di Wall Street e dalla chiusura in forte rialzo di oggi. Il Dow Jones ha segnato un incremento dell'1,42 %, pari a 247,66 punti, e si e' fermato a quota 17.737,16. Il Nasdq ha registrato un guadagno dell'1,79%. L'azionario ha accelerato al rialzo in scia alla diffusione dei verbali della riunione della Federal Reserve del 27 e 28 ottobre scorsi.
Su un punto 'colombe' e 'falchi' della Fed sono d'accordo: dopo la prima stretta si procederà in modo graduale, in quello che potrebbe essere il ciclo di rialzi più lento della storia.
A preoccupare è il caro dollaro e la Bce che, a dicembre, si muoverà probabilmente nella direzione opposta alla Fed, con un nuovo piano di aiuti.
Quindi la decisione potrebbe essere presa dalla Fed nella riunione del 15-16 dicembre. Mancano ancora tre settimane, durante le quali arriveranno nuovi dati sul pil e sul mercato del lavoro.