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ECONOMIA

"Possibile revisione stime al ribasso per il nostro Paese ad ottobre"

Fmi, "Italia promuova azioni radicali per creare lavoro. Bene le riforme"

La disoccupazione al 12,6% si attesta a livelli da "dopoguerra", secondo il Fondo Monetario Internazionale, che invita il nostro paese, che prevede che la disoccupazione scenderà al 10,5% solo nel 2017. Nel 2015 Pil a +1,1%. "Miglioramento graduale nei prossimi mesi grazie all'export", scrivono gli economisti del Fondo. "Bene il Jobs Act"

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"Azioni radicali per creare posti di lavoro". Questa, l'esortazione del Fondo monetario internazionale al nostro Paese. Da New York, si sottolinea come il tasso di disoccupazione al 12,6% sia ad un livello da "dopoguerra". Ad oggi le previsioni, ne prevedono un decremento al 10,5% solo nel 2017. Al tempo stesso, si definisce "ambiziosa" la riforma della disciplina dei contratti di lavoro e soprattutto l'Fmi "appoggia l'ipotesi di contratto unico a tutele crescenti", introdotta dal Jobs Act. Al tempo stesso, "c'è bisogno di rendere i salari piu' decentralizzati al livello aziendale. Questo è importante perché, con salari meglio allineati alla produttività, si fornisce un segnale per le aziende al fine di allocare lavoratori e risorse ad aree di business più produttive", sottolineano dal Fondo. 

Il Fondo monetario annuncia che "potrebbe rivedere nuovamente al ribasso le stime
sull'Italia nel World Economic Outlook di  ottobre".  Si registra però, un "pieno appoggio alle riforme avviate dal governo (fisco, giustizia, lavoro)". Anche la riforma della legge elettorale, perché - spiegano dagli Usa - "può sbloccare altre riforme". 

Per il 2015, si prevede una crescita del Pil dell'1,1%.  L'economia italiana "lotta ancora per uscire dalla recessione" - scrivono gli economisti del Fondo - ma i sondaggi più recenti e la solidità dell'export "indicano un miglioramento graduale nei prossimi trimestri".
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