MONDO
Londra: "Vicini all'identificazione dell'assasino di Foley"
Truppe speciali inglesi a caccia del 'boia' di Foley. Attacco Isis: 500 morti a Raqqa
Il Mail on Sunday riferisce dell'invio in Medio Oriente di una "notevole forza" composta da soldati della Sas (Special Air Service) e della Srr (Special Reconnaissance Regiment) per "condurre operazioni high-tech che potrebbero portare alla cattura di estremisti nel giro di qualche giorno"
potrebbero portare alla cattura di estremisti nel giro di qualche giorno". Lo scrive il domenicale Mail on Sunday.
Londra: "Vicini all'identificazione dell'assassino di Foley"
Obiettivo numero uno, la cattura di "John il jihadista", assassino di James Foley, il reporter americano, barbaramente decapitato. L'ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti, Peter Westmacott, ha riferito alla Cnn che la polizia e le agenzie di intelligence sono vicine all'identificazione del boia del giornalista, che compariva nel video dell'esecuzione diffuso dallo Stato islamico. "Non siamo lontani" dal dare un nome al jihadista, ha detto Westmacott.
Ieri sera fonti del governo avevano riferito al Sunday Times che l'identificazione era già avvenuta e il quotidiano indica come sospetto chiave Abdel-Majed Abdel Bary, ex rapper 23enne di Londra, che si sarebbe unito ai militanti in Siria. Il padre del giovane, Adel Abdul Bary, scrive The Indipendent, è un rifugiato egiziano considerato uno dei luogotenenti di Bin Laden. Fu estradato negli Usa dalla Gran Bretagna per un'accusa di terrorismo nel 2012 legata agli attentati alle ambasciate Usa in Africa nel 1998.
Il ministro Theresa May: "Dobbiamo Fermarli"
"Dobbiamo fermarli. Dobbiamo impedire che continuino a partire da qui per combattere in Siria e Iraq''. E per questo ''dobbiamo usare tutti i mezzi che la legge ci consente''. Questo, l'impegno che il ministro britannico degli Interni, Theresa May, assume in un articolo a sua firma sul Daily Telegraph. Annuncia l'inasprimento di misure per affrontare la minaccia dei jihadismo cresciuto 'in casa'.
'Is' conquista base regime a Raqqa, almeno 500 i morti
E' costata almeno 500 morti, "170 soldati siriani e 346 jihadisti sunniti", la conquista
dell'aeroporto militare di Tabqa, ultimo bastione delle forze di Bashar al-Assad nella provincia di Raqqa, allo Stato Islamico (Is). Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i
diritti umani. I violenti scontri erano iniziati martedì.