MONDO
Paese sotto attacco
Francia sotto choc: Parigi spari in negozio kosher: molti ostaggi.Killer Charlie Hebdo assediati
Il terrorista è lo stesso che ieri ha ucciso una poliziotta a Montrouge, ci sono dei feriti e anche nuovi ostaggi. Gli autori della strage alla redazione di Charlie Hebdo braccati dalla polizia in una tipografia a nord est di Parigi. Hanno anche loro hanno diversi ostaggi
Roma
Il cuore d'Europa è sotto attacco. Mentre è in corso l'operazione della polizia per stanare i fratelli Kouachi, autori della strage a Charlie Hebdo, una nuova sparatoria ha colpito Parigi nella zona di Porte de Vincennes a un negozio di alimentari kosher, frequentato da ebrei. Il ministreo dell'Interno ha smentito la morte di due ostaggi mentre ci sarebbe un ferito grave e diverse persone in mano al terrorista, tra cui anche donne e bambini. L'autore della sparatoria è lo stesso che ieri mattina, nella banlieu di Montrougecon, con addosso un giubbotto antiproiettili ha aperto il fuoco su una poliziotta (poi morta) e su un dipendente civile che si trovavano sul posto a seguito di un incidente stradale. Armato di due kalashnikov, l'uomo si è infatti fatto riconoscere dai poliziotti come l'assassino dell'agente: "Sapete chi sono! Sapete chi sono!", ha gridato per due volte agli agenti. Intanto è in corso un'operazione delle teste di cuoio nella zona dell'alimentari per cercare di far capitolare il terrorista. Tutta la zona è blindata.
Terroristi barricati in una tipografia con 5 ostaggi
Intanto, la convulsa caccia ai due jihadisti francesi, ritenuti gli autori della strage a Charlie Hebdo, sarebbe a un punto di svolta. I due fratelli franco algerini Said e Cherif Kouachi - il portavoce del ministero dell'Interno ha confermato che "quasi certamente" si tratta di loro - sono barricati da questa mattina all'interno di una piccola tipografia di Dammartin en Goele, cittadina a 47 Km da Parigi vicina all'aeroporto Charles de Gaulle. Secondo quanto riferito a Rainews 24 da Bernard Corneille, sindaco di Othis, cittadina vicina al luogo dove sono asserragliati, i due terroristi avrebbero in ostaggio diverse persone, tra cui quasi certamente una donna. "Siamo pronti a morire da martiri", avrebbero detto i due terroristi. Intanto sono stati cercati "contatti" con i due da parte dei negoziatori, con la priorità di stabilire un contatto e cercare di prenderli vivi.
Due i ricercati per l'attacco a Montrouge, anche una donna
Sono invece due i ricercati, tra cui una giovane donna, dalla procura di Parigi per l'attacco mortale avvenuto a Montrouge giovedì. Le autorità hanno diramato un appello a testimoniare, specificando che "queste persone, probabilmente armate e pericolose, sono oggetto di una mandato di cattura della procura di parigi nell'inchiesta sull'omicidio" a Montrouge. Le foto sono del 32enne Amedy Coulibaly, l'uomo che si sospetta abbia preso alcuni ostaggi in un alimentare kosher alla periferia est di Parigi, e la 25enne Hayat Boumeddiene.
Il ramo yemenita-suadista il pù credibile
La notizia che inquieta di più è che i due fratelli e l'uomo asserragliato con gli ostaggi a Parigi appartengono alla stessa cellula jihadista, Buttes-Chaumont, dal nome del parco parigino del XIX arrondissement in cui si radunavano i reclutatori jihadisti per la guerra in Iraq. Il killer di Montrouge è Amedy C., un 32enne di colore, nel 2010 collegato alla progettata evasione di Smain Ait Ali Belkacem, terrorista algerino condannato all'ergastolo per gli attentati del 1995. Inoltre uno dei terroristi responsabili del massacro di Charlie Hebdo incontrò l'imam Anwar Awlaki in Yemen poche settimane prima che il leader dell'Aqap venisse ucciso. Lo riferiscono i media internazionali. Per il Site, allo stato, il collegamento tra i terroristi e il ramo yemenita-saudita di al Qaida "è il più credibile".
Is rivendica l'attacco a Charlie Hebdo
Un religioso vicino allo Stato islamico (Is) ha annunciato durante un sermone a Mosul, in Iraq, che l'organizzazione guidata da Abu Bakr al-Baghdad è la responsabile dell'attacco alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. "Abbiamo iniziato con l'operazione in Francia, per la quale ci assumiamo la responsabilità. Domani saranno la Gran Bretagna, l'America e altri", ha affermato l'imam Abu Saad al-Ansari - citato dall'agenzia Dpa - nella città da mesi sotto il controllo dei jihadisti. "Questo è un messaggio a tutti i paesi che partecipano alla coalizione (internazionale guidata dagli Usa, ndr) che ha ucciso militanti dello Stato islamico", ha sottolineato.
"I fratelli Kouachi vogliono morire da martiri"
I due fratelli Kouachi - riferito ad Yves Albarello, deputato dell'Ump, eletto nel dipartimento di Seine-et-Marine,"hanno dichiarato di volere morire da martiri". Per un questione di sicurezza, le autorità hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" in cui è in corso l'intervento delle forze speciali "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno".
I fratelli Kouachi e il presunto killer della vigilessa si conoscevano
I due fratelli franco algerini Kouachi e il sospettato dell'uccisione di una vigilessa a Montrouge si conoscevano. Lo riferisce 20 Minutes citando una fonte d'intelligence, secondo la quale i tre erano "in contatto". Il presunto killer della vigilessa è stato identificato nella tarda mattinata e due suoi parenti sono stati arrestati. I Kouachi e l'uomo identificato farebbero parte della stessa "filiera" jihadista, sostiene il settimanale francese Le Point. Si tratterebbe della famosa filiera di Buttes-Chaumont: finora, per bocca dello stesso ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, non c'era nessun legame accertato tra i due attacchi.
I due si sono presentati come Al Qaeda in Yemen
I due fratelli hanno riferito a un commerciante di Dammartin che non uccidono i civili. Gli stessi avrebbero anche detto al proprietario della Clio grigia rubata mercoledì che "se i giornalisti fanno domande, devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen". Lo riporta la radio francese Rtl. L'uomo ha preferito mantenere l'anonimato. "Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi", ha aggiunto. I due fratelli franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.
Sparatoria in mattinata
Intorno alle 9 sulla Nazionale 2 si è verificata una sparatoria tra le forze dell'ordine e i due ricercati. Cinque elicotteri dell'esercito stanno sorvolando la zona e sul posto sono giunte le teste di cuoio. Tutti gli accessi alla città di Dammartin en Goele, dove è in corso l'operazione per catturare i due sospetti, sono bloccati. A tutti i cittadini è stato ordinato di rimanere in casa, lontano dalle finestre mentre gli alunni delle scuole sono confinati negli edifici. La zona, nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Ile-de-France a nord-est di Parigi, è sorvolata da almeno cinque elicotteri. L'autorità aeroportuale di Parigi (Adp) - riferisce Le Figaro- ha indicato che per gli aerei in fase di atterraggio allo scalo di Roissy-Charles De Gaulle sono stati previsti "aggiustamenti di traiettoria" per evitare il villaggio di Dammartin en Goele, a 10 km dall'aeroporto, dove è in corso la crisi di ostaggi.
Hollande: "La Francia è sotto choc"
Il presidente francese Francois Hollande ha interrotto una riunione d'emergenza con i membri del governo ed è tornato nel suo ufficio dopo essere stato informato degli ultimi avvenimenti. Si trova al ministero dell'Interno per seguire l'evolversi degli eventi e, rivolgendosi ai prefetti, ha detto: "La Francia è sotto choc".
88mila uomini per prendere i ricercati
Per la caccia all'uomo è stato dispiegato un numero importantissimo di uomini: circa 88 mila tra esercito e polizia. Questa mattina la notizia dei media Usa che i due fratelli erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali americane (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche.
Fuori pericolo i 4 feriti gravi dell'attentato a Charlie Hebdo
Una notizia positiva nella tragedia immensa che ha sconvolto la Francia: i quattro feriti più gravi dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo sono fuori pericolo. Lo ha detto il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall'ospedale.
Terroristi barricati in una tipografia con 5 ostaggi
Intanto, la convulsa caccia ai due jihadisti francesi, ritenuti gli autori della strage a Charlie Hebdo, sarebbe a un punto di svolta. I due fratelli franco algerini Said e Cherif Kouachi - il portavoce del ministero dell'Interno ha confermato che "quasi certamente" si tratta di loro - sono barricati da questa mattina all'interno di una piccola tipografia di Dammartin en Goele, cittadina a 47 Km da Parigi vicina all'aeroporto Charles de Gaulle. Secondo quanto riferito a Rainews 24 da Bernard Corneille, sindaco di Othis, cittadina vicina al luogo dove sono asserragliati, i due terroristi avrebbero in ostaggio diverse persone, tra cui quasi certamente una donna. "Siamo pronti a morire da martiri", avrebbero detto i due terroristi. Intanto sono stati cercati "contatti" con i due da parte dei negoziatori, con la priorità di stabilire un contatto e cercare di prenderli vivi.
Due i ricercati per l'attacco a Montrouge, anche una donna
Sono invece due i ricercati, tra cui una giovane donna, dalla procura di Parigi per l'attacco mortale avvenuto a Montrouge giovedì. Le autorità hanno diramato un appello a testimoniare, specificando che "queste persone, probabilmente armate e pericolose, sono oggetto di una mandato di cattura della procura di parigi nell'inchiesta sull'omicidio" a Montrouge. Le foto sono del 32enne Amedy Coulibaly, l'uomo che si sospetta abbia preso alcuni ostaggi in un alimentare kosher alla periferia est di Parigi, e la 25enne Hayat Boumeddiene.
Il ramo yemenita-suadista il pù credibile
La notizia che inquieta di più è che i due fratelli e l'uomo asserragliato con gli ostaggi a Parigi appartengono alla stessa cellula jihadista, Buttes-Chaumont, dal nome del parco parigino del XIX arrondissement in cui si radunavano i reclutatori jihadisti per la guerra in Iraq. Il killer di Montrouge è Amedy C., un 32enne di colore, nel 2010 collegato alla progettata evasione di Smain Ait Ali Belkacem, terrorista algerino condannato all'ergastolo per gli attentati del 1995. Inoltre uno dei terroristi responsabili del massacro di Charlie Hebdo incontrò l'imam Anwar Awlaki in Yemen poche settimane prima che il leader dell'Aqap venisse ucciso. Lo riferiscono i media internazionali. Per il Site, allo stato, il collegamento tra i terroristi e il ramo yemenita-saudita di al Qaida "è il più credibile".
Is rivendica l'attacco a Charlie Hebdo
Un religioso vicino allo Stato islamico (Is) ha annunciato durante un sermone a Mosul, in Iraq, che l'organizzazione guidata da Abu Bakr al-Baghdad è la responsabile dell'attacco alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. "Abbiamo iniziato con l'operazione in Francia, per la quale ci assumiamo la responsabilità. Domani saranno la Gran Bretagna, l'America e altri", ha affermato l'imam Abu Saad al-Ansari - citato dall'agenzia Dpa - nella città da mesi sotto il controllo dei jihadisti. "Questo è un messaggio a tutti i paesi che partecipano alla coalizione (internazionale guidata dagli Usa, ndr) che ha ucciso militanti dello Stato islamico", ha sottolineato.
"I fratelli Kouachi vogliono morire da martiri"
I due fratelli Kouachi - riferito ad Yves Albarello, deputato dell'Ump, eletto nel dipartimento di Seine-et-Marine,"hanno dichiarato di volere morire da martiri". Per un questione di sicurezza, le autorità hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" in cui è in corso l'intervento delle forze speciali "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno".
I fratelli Kouachi e il presunto killer della vigilessa si conoscevano
I due fratelli franco algerini Kouachi e il sospettato dell'uccisione di una vigilessa a Montrouge si conoscevano. Lo riferisce 20 Minutes citando una fonte d'intelligence, secondo la quale i tre erano "in contatto". Il presunto killer della vigilessa è stato identificato nella tarda mattinata e due suoi parenti sono stati arrestati. I Kouachi e l'uomo identificato farebbero parte della stessa "filiera" jihadista, sostiene il settimanale francese Le Point. Si tratterebbe della famosa filiera di Buttes-Chaumont: finora, per bocca dello stesso ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, non c'era nessun legame accertato tra i due attacchi.
I due si sono presentati come Al Qaeda in Yemen
I due fratelli hanno riferito a un commerciante di Dammartin che non uccidono i civili. Gli stessi avrebbero anche detto al proprietario della Clio grigia rubata mercoledì che "se i giornalisti fanno domande, devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen". Lo riporta la radio francese Rtl. L'uomo ha preferito mantenere l'anonimato. "Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi", ha aggiunto. I due fratelli franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.
Sparatoria in mattinata
Intorno alle 9 sulla Nazionale 2 si è verificata una sparatoria tra le forze dell'ordine e i due ricercati. Cinque elicotteri dell'esercito stanno sorvolando la zona e sul posto sono giunte le teste di cuoio. Tutti gli accessi alla città di Dammartin en Goele, dove è in corso l'operazione per catturare i due sospetti, sono bloccati. A tutti i cittadini è stato ordinato di rimanere in casa, lontano dalle finestre mentre gli alunni delle scuole sono confinati negli edifici. La zona, nel dipartimento di Senna e Marna nella regione dell'Ile-de-France a nord-est di Parigi, è sorvolata da almeno cinque elicotteri. L'autorità aeroportuale di Parigi (Adp) - riferisce Le Figaro- ha indicato che per gli aerei in fase di atterraggio allo scalo di Roissy-Charles De Gaulle sono stati previsti "aggiustamenti di traiettoria" per evitare il villaggio di Dammartin en Goele, a 10 km dall'aeroporto, dove è in corso la crisi di ostaggi.
Hollande: "La Francia è sotto choc"
Il presidente francese Francois Hollande ha interrotto una riunione d'emergenza con i membri del governo ed è tornato nel suo ufficio dopo essere stato informato degli ultimi avvenimenti. Si trova al ministero dell'Interno per seguire l'evolversi degli eventi e, rivolgendosi ai prefetti, ha detto: "La Francia è sotto choc".
88mila uomini per prendere i ricercati
Per la caccia all'uomo è stato dispiegato un numero importantissimo di uomini: circa 88 mila tra esercito e polizia. Questa mattina la notizia dei media Usa che i due fratelli erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali americane (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche.
Fuori pericolo i 4 feriti gravi dell'attentato a Charlie Hebdo
Una notizia positiva nella tragedia immensa che ha sconvolto la Francia: i quattro feriti più gravi dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo sono fuori pericolo. Lo ha detto il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall'ospedale.