Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Gentiloni-su-Recovery-Fund-ricevute-le-bozze-Italia-0bd28ffb-7acd-4e3e-b33d-b847fcb139de.html | rainews/live/ | true
POLITICA

"Occorre costruire e condividere consenso"

Gentiloni sul Recovery Fund: "Ricevute le bozze dall'Italia"

"Abbiamo ricevuto da 17 o 18 paesi le bozze dei piani, tra cui l'Italia, e si sta discutendo a livello tecnico", ha dichiarato Paolo Gentiloni in un convegno su Next generation Ue organizzato dal Cnel. Il successo europeo passa per l'Italia, ha spiegato il commissario europeo dell'Economia

Paolo Gentiloni
Condividi
"Abbiamo già ricevuto le bozze del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dall'Italia e altri paesi. Su queste bozze si sta discutendo a livello tecnico.

Bisogna lavorare per fare ulteriori progressi sia sulla qualità delle nostre proposte italiane in termini di riforme e sia sulle procedure di attuazione e questo lavoro è cominciato con una base molto positiva da parte delle proposte recentemente trasmesse dal governo italiano e si deve su quella traccia, nelle prossime settimane, continuare a lavorare sul piano tecnico ma continuare anche a lavorare nel confronto con le parti sociali, con tutti i corpi intermedi", ha spiegato Gentiloni.

Infatti, "la commissione incoraggia in tutti i paesi a coinvolgere le diversi parti sociali", ha sottolineato il Commissario europeo per gli affari economici e monetari intervenendo al webinar sul piano next generation Ue organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Cnel.

"Il successo di Next Generation Eu dipende in parte molto significativo dal successo italiano perché all'Italia arriva una parte consistente di queste risorse. Il successo per noi è un obiettivo irrinunciabile", ha continuato Gentiloni.

"Sappiamo tutti benissimo - ha proseguito - che al di là della delineazione dei piani c'è poi la loro esecuzione, che richiede un impegno e anche delle procedure adeguate per essere credibili, visto che si tratta di cifre molto consistenti da impegnare entro il 2023 e da spendere entro il 2026.

Questo lavoro è iniziato con una base molto positiva da parte delle proposte recentemente trasmesse dal governo italiano e credo che nelle prossime settimane si debba continuare a lavorare su quella traccia.

Sia sul piano tecnico sia nel confronto con le parti sociali, il mondo del lavoro, delle università, delle imprese: tutti i corpi intermedi e gli interlocutori. Queste grandi operazioni si fanno nella misura in cui si riesce a condividere e costruire un consenso. Ed è per questo che la Commissione incoraggia in tutti i Paesi a coinvolgere quelli che chiamiamo gli stakeholders".
Condividi