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ECONOMIA

Riga

Grecia, Draghi: "La Bce potrebbe rivedere la liquidità d'emergenza"

Il presidente della Banca centrale europea annuncia che l'haircut potrebbe essere rivisto

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"La liquidità d'emergenza (Ela) sarà data fino a che le banche greche saranno solvibili e ci sarà collaterale adeguato, ma vista l'attuale fragilità della situazione la Bce potrebbe dover tornare indietro e rivedere l'haircut" sul collaterale. Ad annunciarlo è il presidente della Bce Mario Draghi al termine dell'Eurogruppo a Riga. "Il tempo sta finendo, la rapidità è essenziale" ha continuato Draghi al spiegando di condividere quanto affermato dal presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem.

Secondo Dijsselbloem "serve un accordo globale sulla lista di riforme prima di qualunque disborso di tranche di aiuti", con i greci "sono stati fatti dei progressi ma restano ancora ampie differenze", "tutti sanno che tempo sta scadendo, la responsabilità è nelle mani dei greci, un accordo è nel loro interesse". Nel negoziato con la Grecia "ci sono ancora problemi molto, molto grandi da risolvere", ha detto Dijsselbloem. E l'ipotesi di legare insieme l'attuale discussione sul completamento del secondo programma di aiuti a quella sul terzo piano, non è percorribile per il presidente. "E' cruciale avere un accordo prima su questo, e poi si parla del post giugno. E' difficile avere un accordo sul futuro se non riesci ad averlo su un periodo di 4 mesi", ha spiegato. Per questo "la cornice" in cui si muove l'Eurogruppo resta l'accordo del 20 febbraio, ha
chiarito. Il presidente dell'Eurogruppo ha poi definito "molto critica" la discussione con il ministro greco Varoufakis: "Abbiamo fatto un accordo due mesi fa, ora credevamo di poter prendere una decisione, ma invece siamo molto lontani e quindi sì, è stato un dibattito molto critico" ha concluso il presidente dell'Eurogruppo. La risposta del ministro delle Finanze ellenico non si è fatta attendere: "Abbiamo un problema di liquidità perché la Grecia sta finanziando il debito con le sue risorse e invece, da accordi esistenti, andrebbe rifinanziato con gli aiuti".

Stando così le cose, secondo fonti Ue, una parte dell'Eurogruppo rivuole la Troika (oggi Brussels Group che comprende anche il Governo greco e l'Esm) ad Atene. E, molti ministri dell'Eurogruppo avrebbero proposto, durante la riunione di oggi, che le i rappresentanti dei creditori internazionali tornino a lavorare ad Atene, come accaduto fino all'arrivo del Governo Tsipras. Questo, secondo i ministri, potrebbe accelerare
i negoziati, ora molto lenti anche per la difficoltà della squadra ad Atene di reperire informazioni nei ministeri.


 
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