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MONDO

Ok tedesco al piano di salvataggio

Grecia, Tsipras vara il rimpasto: ala radicale fuori dal governo. Via libera Ue al prestito-ponte

Approvato l'esborso di 7,16 miliardi di euro per le prime scadenze urgenti di Atene. Il Bundestag vota sì all'accordo deciso all'Eurosummit e sostenuto anche da Angela Merkel. La cancelliera: "Non aiutare la Grecia sarebbe stato da irresponsabili". Semaforo verde anche dal fondo Esm. Padoan: "Fase nuova, si apra stagione di riforme"

Alexis Tsipras
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Atene I ministri e i viceministri dell’ala radicale di Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras, escono dal governo greco. Il primo ministro ha varato il rimpasto annunciato ieri, dopo le tensioni seguite al voto del Parlamento sulle riforme concordate con i creditori. Le sostituzioni complessivamente sono nove. Nel frattempo la situazione sul fronte dei finanziamenti si è sbloccata: dall’Ecofin è arrivato il via libera al prestito-ponte da 7,16 miliardi di euro per far fronte alle prime scadente urgenti e aumentano i “sì” al piano di salvataggio, tra i quali c'è anche quello del Bundestag tedesco.

Dombrovskis: "La solidarietà si accompagna con la responsabilità"
Ad annunciare il via libera al prestito-ponte è stato il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis. Il denaro, ha ricordato, proviene dai fondi a disposizione del meccanismo Ue per la stabilizzazione finanziaria, l'Efsm, e il via libera da parte del Consiglio Ecofin significa che "ventisette paesi hanno deciso di essere solidali con la Grecia, ma la solidarietà si accompagna con la responsabilità".

Prestito in due tranche 
Il prestito-ponte sarà in due tranche e durerà tre mesi. Il denaro sarà a disposizione delle casse greche in tempo per le scadenze di lunedì prossimo e verrà ripagato all'Efsm dal fondo salvastati Esm una volta che il terzo programma di assistenza internazionale sarà operativo, cioè in “poche settimane”, auspica Dombrovskis.

Il taglio del debito 
Quanto al debito, il vicepresidente della Commissione Ue afferma che “la questione è di nuovo in agenda, si è pronti a discuterla ma è chiaro, come ha detto l'Eurosummit, che non ci sarà nessun 'haircut' del valore nominale, ma come fare non so ancora dirlo, sta ai Paesi della zona euro deciderlo, la Commissione non è un creditore".

Piano di salvataggio, ok del Bundestag 
Nel frattempo continuano ad arrivare i via libera al piano di salvataggio della Grecia deciso all’Eurosummit. Dopo Finlandia e Austria è stata la volta della Germania. Al Bundestag hanno votato a favore 439 deputati, mentre 119 sono stati contrari 119 e 40 si sono astenuti. "È stato un accordo duro per tutte le parti in causa ed è stato l'ultimo tentativo - ha detto la cancelliera Angela Merkel in apertura del dibattito in Aula - Non aiutare la Grecia sarebbe stato da irresponsabili e ci sarebbe stato il rischio caos". "È l'ultimo tentativo per risolvere un caso estremamente difficile" , le ha fatto eco il ministro delle Finanze Schaeuble.

Via libera dal fondo Esm
Anche il fondo Esm ha dato il via libera al terzo piano di salvataggio. Questa decisione "apre la strada alle istituzioni per negoziare un 'Memorandum of Understanding' dettagliando le riforme macroeconomiche da concordare o la condizionalità politica legata all'assistenza finanziaria Esm", si legge in una nota. 

Padoan: "Si apre fase nuova"
"Con la decisione che abbiamo preso oggi nel consiglio dei governatori dell'ESM si apre una fase nuova", ha dichiarato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. A suo avviso si apre un negoziato "delicato". Per Padoan, Atene deve ora avviare una stagione di riforme, da implementare con convinzione.

Lunedì banche greche finalmente aperte
Per Atene queste ultime sono notizie positive, ma la situazione resta difficile. Lunedì mattina le banche greche dovrebbero riaprire, anche se il ministero delle Finanze aveva in un primo momento escluso la riapertura almeno sino a martedì. La decisione è arrivata dopo che in una teleconferenza tra Bce e Banca centrale ellenica sono stati risolti i problemi tecnici.
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