MONDO
Al termine della riunione con Tsipras
La Grecia chiede liquidità d'emergenza per le banche. Gelo Bce: "L'Ela a 89 mld fino a mercoledì"
Nel documento congiunto, con cui chiedono a Tsipras di riprendere le trattative con Bruxelles, c'è un riferimento alla ristrutturazione del debito e la richiesta di nuovi interventi dell'Eurotower. Conference call della Banca centrale europea per decidere sulla liquidità di emergenza alle banche elleniche che domani saranno chiuse, forse per tutta settimana
Atene (Grecia)
Alexis Tsipras tornerà al tavolo dei negoziati con i creditori. Forte della vittoria del 'no' al referendum, il premier greco ora ha dalla sua parte anche cinque partiti greci. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Phanos Kammenos, che è anche leader di Anel, la formazione di destra che fa parte della coalizione di governo. Durante la riunione, che è durata circa 6 ore, i leader politici hanno firmato una dichiarazione per la ripresa delle trattative. L'establishment politico greco, si legge in una nota firmata dal premier Alexis Tsipras, dai leader del Pasok, di Nuova Democrazia e di Potami e citata da Bloomberg, si appella alla Banca Centrale Europea affinché ripristini immediatamente la liquidità d'emergenza alle banche elleniche la cui chiusura dovrebbe essere prolungata fino a venerdì prossimo o a lunedì 13 luglio, secondo quanto riferiscono fonti del settore. Il prolungamento della chiusura sarà deciso con un nuovo decreto atteso dall'esecutivo. Il limite giornaliero dei prelievi agli sportelli bancomat rimarrebbe entro la soglia dei 60 euro.
Riunione della Bce
Secondo quanto riferisce Bloomberg - che cita fonti vicine alla vicenda - i governatori del consiglio direttivo della Bce terranno una conference call in serata per decidere sulla liquidità di emergenza alla Grecia. Indiscrezioni da Francoforte ritengono che le banche ellenice possano andare avanti fino a mercoledì e quindi terrà ferma l'Ela a 89 miliardi.
La ristrutturazione del debito
Nel documento congiunto siglato dai leader dei partiti politici - non lo hanno firmato il presidente del partito comunista Kke e di quello neonazista Alba dorata - c'è un "riferimento alla ristrutturazione del debito". E' quanto ha riferito Stavros Theodorakis, leader del partito centrista To Potami. Theodorakis ha assicurato che nel documento si chiede alla Banca centrale europea di accettare lo "sforzo" della Grecia per riprendere i negoziati dal momento che "è necessario tenere in considerazione le necessità del sistema bancario". "Ci saranno momenti difficili, sara necessario prendere decisioni difficili e in questi momenti i leader politici devono essere onesti e non dire cose che piacciono a tutti gli elettori", ha aggiunto Theodorakis.
All'incontro di oggi, presieduto dal capo di Stato Prokopis Pavlopulos, erano presenti - oltre al premier e leader di Syriza Tsipras e al leader del partito Greci indipendenti Panos Kamenos, partner della coalizione di governo - il presidente di Nuova democrazia Vangelis Meimarakis, il partito socialdemocratico Pasok Fofi Yenimata, il presidente del partito centrista To Potami Stavros Theodorakis e il presidente del comunista Kke Dimitris Kutsumbas. Non era stato invitato, invece, il presidente del partito neonazista Alba dorata Nikolaos Milaloliakos.
Intanto, è cambio il vertice del ministero delle Finanze greco. Dopo la vittoria del 'no' al referendum ieri sera, l'ex ministro Yanis Varoufakis ha annunciato dal suo blog le dimissioni e, al suo posto, è stato nominato Euclid Tsakalotos (leggi profilo). A differenza di Varoufakis, Tsakalotos è una persona dai toni molto morbidi, con grandi qualità diplomatiche. Nato a Rotterdan, nei Paesi Bassi, ha studiato a Oxford ed è membro attivo di Syriza.
Riunione della Bce
Secondo quanto riferisce Bloomberg - che cita fonti vicine alla vicenda - i governatori del consiglio direttivo della Bce terranno una conference call in serata per decidere sulla liquidità di emergenza alla Grecia. Indiscrezioni da Francoforte ritengono che le banche ellenice possano andare avanti fino a mercoledì e quindi terrà ferma l'Ela a 89 miliardi.
La ristrutturazione del debito
Nel documento congiunto siglato dai leader dei partiti politici - non lo hanno firmato il presidente del partito comunista Kke e di quello neonazista Alba dorata - c'è un "riferimento alla ristrutturazione del debito". E' quanto ha riferito Stavros Theodorakis, leader del partito centrista To Potami. Theodorakis ha assicurato che nel documento si chiede alla Banca centrale europea di accettare lo "sforzo" della Grecia per riprendere i negoziati dal momento che "è necessario tenere in considerazione le necessità del sistema bancario". "Ci saranno momenti difficili, sara necessario prendere decisioni difficili e in questi momenti i leader politici devono essere onesti e non dire cose che piacciono a tutti gli elettori", ha aggiunto Theodorakis.
All'incontro di oggi, presieduto dal capo di Stato Prokopis Pavlopulos, erano presenti - oltre al premier e leader di Syriza Tsipras e al leader del partito Greci indipendenti Panos Kamenos, partner della coalizione di governo - il presidente di Nuova democrazia Vangelis Meimarakis, il partito socialdemocratico Pasok Fofi Yenimata, il presidente del partito centrista To Potami Stavros Theodorakis e il presidente del comunista Kke Dimitris Kutsumbas. Non era stato invitato, invece, il presidente del partito neonazista Alba dorata Nikolaos Milaloliakos.
Intanto, è cambio il vertice del ministero delle Finanze greco. Dopo la vittoria del 'no' al referendum ieri sera, l'ex ministro Yanis Varoufakis ha annunciato dal suo blog le dimissioni e, al suo posto, è stato nominato Euclid Tsakalotos (leggi profilo). A differenza di Varoufakis, Tsakalotos è una persona dai toni molto morbidi, con grandi qualità diplomatiche. Nato a Rotterdan, nei Paesi Bassi, ha studiato a Oxford ed è membro attivo di Syriza.