ECONOMIA
Le trattative
Grecia, il j'accuse di Tsipras: "Qualcuno non vuole l'accordo"
Secondo gli osservatori, il riferimento è al Fmi che viene accusato di bloccare la trattativa tra Atene e i suoi creditori in un momento cruciale, mentre si avvicina la scadenza del 30 giugno per il rimborso di 1,6 miliardi al Fondo
Secondo gli osservatori, il riferimento è al Fmi che viene accusato di bloccare la trattativa tra Atene e i suoi creditori in un momento cruciale, mentre si avvicina la scadenza del 30 giugno per il rimborso di 1,6 miliardi al Fondo. Tsipras è a Bruxelles per incontrare il presidente della Bce, Mario Draghi, il numero uno dell'Fmi, Christine Lagarde, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, Klaus Regling, che guida il fondo salva-Stati e Jeroen Dijsselbloem, il capo dell'Eurogruppo.
The repeated rejection of equivalent measures by certain institutions never occurred before-neither in Ireland nor Portugal. #Greece (1/2)
— Alexis Tsipras (@tsipras_eu) 24 Giugno 2015
This odd stance seems to indicate that either there is no interest in an agreement or that special interests are being backed. #Greece (2/2)
— Alexis Tsipras (@tsipras_eu) 24 Giugno 2015
Bce aumenta la liquidità
La Bce intanto ha innalzato nuovamente, per la quinta volta in 8 giorni, il tetto della liquidità di emergenza per le banche greche. Ieri aveva ampliato di poco meno 1 miliardo di euro il plafond dei fondi di emergenza Ela che erano già stati portati la scorsa settimana a circa 86 miliardi e incrementati di altri due miliardi lunedi'.
Malumori ad Atene
I problemi per il premier greco non sono più solo a Bruxelles. Mentre infatti ad Atene tornano a riempirsi le piazze per protestare più o meno genericamente contro l'Europa, anche dalla politica e dalla maggioranza del governo Tsipras arrivano critiche e dubbi sui punti dell'accordo in discussione. Lo ha fatto sapere il vice portavoce del Parlamento, il deputato di Syriza, Alexis Mitropoulos. "Questo programma così come ci è stato presentato è difficile che passi". Si apre dunque per Tsipras una nuova partita tutta interna. "Il premier - ha detto Mitropoulos - prima deve informare la gente sul motivo per il quale abbiamo fallito in questi negoziati conclusi con questo risultato. Credo che le misure proposte non siano in linea con i principi della sinistra. Questo cambiamento sociale e' inaccettabile".
"La nuova proposta del governo ai creditori porterà a un'ennesima riduzione dei redditi e dei diritti del popolo", ha dichiarato Dimitris Koutsoumpas, segretario generale del KKE, principale avversario a sinistra di Syriza, dopo la pubblicazione da parte del governo della lista delle proposte greche sottoposte ai creditori, compreso un aumento delle tasse.
S&P: "L'uscita di Atene dalla zona euro è possibile"
Intanto, Standard & Poor's avverte che i limitati progressi nelle trattative tra la Grecia e i creditori visti fino a oggi suggeriscono che l'uscita di Atene dalla zona euro sia possibile