ECONOMIA
Varoufakis: "Nessuno in Europa vuole una Grexit"
Grecia, a Bruxelles riprendono i negoziati. Atene: accordo vicino
Tsipras ha annunciato che oggi invierà una nuova proposta per sbloccare i negoziati. A Bruxelles il vicepremier greco Dragasakis. Il viceministro alle Finanze, Dimitris Mardas: "Presto accordo con i creditori"
Bruxelles
Trattative, negoziati che vanno avanti a fatica. Ma la volontà è che la Grecia rimanga nell'euro .C'è ed è condivisa da tutti. Dalla Bce e anche da Angela Merkel che non ne ha mai fatto mistero e lo ha ribadito ieri smentendo la notizia cdi essere pronta a una Grexit. La crisi greca continua, quindi, a tenere banco in vista dell'Eurogruppo di giovedì prossimo e che oggi sarà ancora al centro dei colloqui a Bruxelles dove sarà sul tavolo la nuova controproposta di Atene. L'accordo è davvero vicino, hanno fatto sapere ieri fonti greche. La Grecia raggiungerà presto un accordo con i creditori, ha detto il viceministro alle Finanze, Mardas, in un'intervista a Skai Tv. Ma le rassicurazioni elleeniche non convincono i mercati che ieri hanno chiuso in perdita. Nella capitale belga oggi non ci saranno nè Tsipras nè Varoufakis, ma il vice premier greco Yiannis Dragasakis, a capo della delegazione che incontrerà rappresentanti della Commissione europea.
Il ministro delle Finanze greco Varoufakis non sarà quindi a Bruxelles ma intervistato dalla Bbc ha affermato, a chi gli chiedeva se era possibile una Grexit, di non credere che "nessun burocrate o politico in Europa possa seguire questa strada. La Merkel - ha aggiunto - neanche la contempla questa possibilitàt". E sul taglio delle pensioni ha spiegato che potrebbe farlo ma che non lo farà.
Ma le rassicurazioni greche, come non hanno rassicurato i mercati, non riescono a rassicurare l'agenzia di rating Standard & Poor's che ieri sera ha tagliato il rating delle quattro principali banche greche: Alpha Bank, Eurobank, Banca Nazionale di Grecia e Piraeus Bank hanno visto scendere il loro giudizio da CCC+ a CCC. "La retrocessione riflette la previsione, spiega l'agenzia, che le banche greche probabilmente cadranno in default nei prossimi 12 mesi "in assenza di un accordo tra il governo e i suoi creditori".
Il ministro delle Finanze greco Varoufakis non sarà quindi a Bruxelles ma intervistato dalla Bbc ha affermato, a chi gli chiedeva se era possibile una Grexit, di non credere che "nessun burocrate o politico in Europa possa seguire questa strada. La Merkel - ha aggiunto - neanche la contempla questa possibilitàt". E sul taglio delle pensioni ha spiegato che potrebbe farlo ma che non lo farà.
Ma le rassicurazioni greche, come non hanno rassicurato i mercati, non riescono a rassicurare l'agenzia di rating Standard & Poor's che ieri sera ha tagliato il rating delle quattro principali banche greche: Alpha Bank, Eurobank, Banca Nazionale di Grecia e Piraeus Bank hanno visto scendere il loro giudizio da CCC+ a CCC. "La retrocessione riflette la previsione, spiega l'agenzia, che le banche greche probabilmente cadranno in default nei prossimi 12 mesi "in assenza di un accordo tra il governo e i suoi creditori".