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MONDO

Le misure messe a punto dal governo ellenico

La Grecia presenta il suo piano: "7 miliardi da armatori ed evasori"

La Grecia presenta all'Ue-Bce-Fmi il suo piano per ottenere un prolungamento di 4 mesi degli aiuti. Secondo indiscrezioni di stampa, già ieri è stata mandata una prima lettera da Atene. Nel pacchetto di riforme, provvedimenti di lotta all'evasione e all'eccessiva burocrazia. Moscovici: "Piano ambizioso ma realistico". Critiche dall'interno con l'eroe della Resistenza Glezos che accusa: "Tradite promesse elettorali" 

Alexis Tsipras
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La lista di misure che Atene sta preparando per il prolungamento del prestito Ue sarà probabilmente presentata nella mattina di martedì, nonostante fosse attesa entro la giornata. Lo confermano fonti dell'Eurozona. Fra le misure, una stretta anti-evasione e anti-corruzione, una riforma della burocrazia, dei debiti della P.a. verso le aziende, e il nodo dei crediti deteriorati delle banche.

Nuovo rinvio
Dunque, rinviato ancora il giorno della verità per il governo greco che ha sfidato l'Europa e la troika. La lista di misure messe a punto dal premier Alexis Tsipras e dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis dovrà essere approvata dalla 'ex troika' (Ue-Bce-Fmi, chiamati del governo ellenico semplicemente 'istituzioni') per consentire alla Grecia di beneficiare dell'estensione del programma di aiuti, decisa venerdì scorso, solo per quattro mesi e non sei come chiedeva Atene. 

Le anticipazioni della Bild
Secondo il piano messo a punto, in base a quanto anticipa la Bild, il governo greco intende ricavare dal contrasto al contrabbando della benzina 1,5 miliardi di euro; dal contrasto al contrabbando delle sigarette, 800 milioni; 2,5 miliardi dovrebbero arrivare con una patrimoniale per i greci più ricchi; e 2,5 miliardi da introiti fiscali arretrati.

Il sostegno di Moscovici
Intanto arriva una prima cauta promozione da parte del commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che ha definito il programma di riforme che il governo greco deve presentare entro stasera a Bruxelles come "ambizioso ma realistico". Moscovici, in un'intervista alla tv francese, ha ribadito che non esiste "alcun piano B" per la Grecia, vale a dire l'uscita dalla zona euro. "Ho vietato che un piano del genere venga valutato - ha detto - La Commissione europea si augura che la Grecia resti nell'eurozona. Siamo sulla buona strada".

Secondo le indiscrezioni della stampa, le misure messe a punto dal governo greco, contenute in una bozza, sono state inviate già ieri alle istituzioni europee per fare in modo che queste potessero esprimere il loro parere ed eventualmente effettuare modifiche al pacchetto di riforme entro questa sera, termine ultimo per la consegna del piano.

E sempre ieri il sottosegretario portavoce del governo Tsipras, Nikos Pappas, ha spiegato che il pacchetto di  riforme è concentrato sulla lotta all'evasione fiscale e all'eccessiva burocrazia pubblica. Pappas ha sottolineato che con questo pacchetto si intende fare uscire l'economia greca "dall'anestesia" in cui è stata indotta dalle misure di austerity. Il piano che il governo greco presenta ai partner europei, inoltre, è composto da tre pagine, nelle quali accanto ai provvedimenti non ci saranno scritti gli obiettivi in termini di conti.

Il premier Tsipras, concentrato per ottenere l'appoggio internazionale, ha dovuto però incassare attacchi interni - forse non del tutto inattesi - provenienti dalla sua sinistra. Quello che ha destato maggiore impressione è stato sferrato da Manolis Glezos, l'eroe della Resistenza greca contro i nazisti (nel 1941 tolse la bandiera con la svastica dall'Acropoli), ultranovantenne eurodeputato di Syriza, che ha attaccato la politica di Tsipras dopo l'accordo con l'Eurogruppo dicendo "chiedo scusa al popolo greco, perché anch'io ho partecipato a questa illusione".  In un articolo sul sito kinisienergoipolites, Glezos dice che "Rinominare la Troika Istituzioni, il Memorandum accordo è come chiamare pesce la carne, non cambia la situazione precedente"

A Glezos ha risposto una fonte della presidenza Tsipras con una nota di poche parole: "È probabile Manolis Glezos non sia ben informato sulla trattativa dura e dolorosa che va avanti. Un negoziato che punta a recuperare la dignità del popolo greco".

Quella di Glezos però non è l'unica critica che arriva al governo di Tsipras: nella mattinata di ieri, infatti, Tendenza Comunista, una delle componenti minoritarie di Syriza, bocciando l'intesa con l'Eurogruppo ha chiesto ai parlamentari di votare contro l'accordo, un congresso e persino di cambiare leader.
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