MONDO
Rotta dei Balcani
Immigrazione, emergenza si sposta in Serbia. 8mila in marcia dalla Macedonia
Dopo il filo spinato della Macedonia l'ostacolo dei migranti per arrivare in nord Europa è il muro sul confine ungherese. In migliaia sono arrivati in Serbia, la maggior parte sono siriani
Dopo la decisione della Macedonia di togliere il blocco alla frontiera con la Grecia aumenta il flusso di migranti che arrivano in Serbia. Una vera e propria emergenza l'allarme lanciato da Belgrado, 8mila quelli arrivati solo nel fine settimana. Negli ultimi 15 giorni sono oltre 23 mila i profughi entrati nel paese, 90mila dall'inizio dell'anno. La maggior parte provengono dalla Siria, dall'Iraq e dall'Afghanistan.
La Serbia è solo una tappa, pochi chiedono asilo nel paese, la maggior parte vuole arrivare in Nord Europa anche se il muro costruito dal governo di Orban è un ostacolo difficile da superare. Una barriera metallica lungo tutti i 175 km della frontiera con la Serbia.I migranti arrivati dalla Macedonia nel sud del paese aspettano gli autobus per Belgrado per poi proseguire il loro viaggio.
A Belgrado oltre ai centri assistenza, è prevista l'apertura di un centro informazioni a disposizione dei profughi. I governi serbo e macedone - due Paesi che non fanno parte della Ue - hanno detto di aspettarsi nuovi aiuti da parte dell'Unione europea. Nella capitale sono stati istituiti una decina di punti di assistenza igienica, con toilette e docce. Aiuti - tende, materassi, stufette, gruppi elettrogeni - vengono inviati anche dal Centro umanitario serbo-russo che ha base a Nis, nel sud della Serbia.