MONDO
I commenti dell' Ayatollah
Iran, Khamenei ribadisce il suo sostegno al negoziato sul nucleare
La Guida suprema iraniana sostiene la proroga dei negoziati sul nucleare iraniano ma ha ribadito la propria opposizione a "ogni richiesta eccessiva". Per l'Ayatollah "è il governo americano che ha bisogno di questo accordo"
Iran
L'Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema iraniana, ha espresso il proprio sostegno alla proroga dei negoziati sul nucleare iraniano con le potenze occidentali. La decisione è stata presa lunedì scorso a Vienna a fronte delle persistenti divergenze tra Teheran e i Paesi del 5+1 (Stati uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania).
"Per la stessa ragione per cui non mi sono opposto ai negoziati, non mi oppongo alla loro proroga", ha detto l'ayatollah Khamenei, a cui spetta l'ultima parola su un eventuale accordo globale.
Parlando davanti ai responsabili del movimento paramilitare Basij, l'ayatollah ha sottolineato che "è il governo americano che ha bisogno di questo accordo e uscirà lui perdente se non si arriverà all'intesa". Quindi ha ribadito la propria opposizione a "ogni richiesta eccessiva".
"Se i negoziatori falliscono, non sarà la fine del mondo perchè abbiamo l'economia di resistenza", ha proseguito, facendo riferimento alla volontà delle autorità di privilegiare la produzione nazionale. Khamenei ha poi elogiato il lavoro svolto dai negoziatori, guidati dal ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, che "ha resistito alle pressioni e, a differenza dell'altro campo, non ha cambiato versione ogni giorno".
"Per la stessa ragione per cui non mi sono opposto ai negoziati, non mi oppongo alla loro proroga", ha detto l'ayatollah Khamenei, a cui spetta l'ultima parola su un eventuale accordo globale.
Parlando davanti ai responsabili del movimento paramilitare Basij, l'ayatollah ha sottolineato che "è il governo americano che ha bisogno di questo accordo e uscirà lui perdente se non si arriverà all'intesa". Quindi ha ribadito la propria opposizione a "ogni richiesta eccessiva".
"Se i negoziatori falliscono, non sarà la fine del mondo perchè abbiamo l'economia di resistenza", ha proseguito, facendo riferimento alla volontà delle autorità di privilegiare la produzione nazionale. Khamenei ha poi elogiato il lavoro svolto dai negoziatori, guidati dal ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, che "ha resistito alle pressioni e, a differenza dell'altro campo, non ha cambiato versione ogni giorno".