MONDO
Negoziati in corso a Vienna
Iran: no al prolungamento dei negoziati sul nucleare.
Lunedì alla mezzanotte, il termine ultimo per la riuscita delle trattative. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha parlato di "cauti progressi ma ancora con grandi distanze da colmare" su cui "si sta lavorando"
Vienna
Sfuma la possibilità di un prolungamento dei negoziati, quella che era sembrata nelle ultime ore la novità più positiva di una trattativa tutta in salita. I cinque membri permamenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania devono dunque trovare l'intesa sul nucleare con l'Iran entro domani sera, termine delle trattative in corso a Vienna.
Restano molti gli ostacoli da superare per arrivare ad un accordo. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha parlato di "cauti progressi ma ancora con grandi distanze da colmare" su cui "si sta lavorando". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che fa pressioni affinché venga negata a Teheran la possibilità di arricchire l'uranio - fa sapere che è meglio non arrivare ad un accordo piuttosto di accettare condizioni che metterebbero in pericolo la sicurezza di Israele,
Iran smentisce
L'Iran smentisce di lavorare all'ipotesi di un prolungamento dei negoziati sul nucleare: lo afferma una fonte della delegazione iraniana a Vienna, citata in forma anonima dall'agenzia di Stato Irna. "Non abbiamo mai pensato a questa ipotesi", sottolinea la fonte "smentendo quanto affermato da alcuni media occidentali".
Diplomazia al lavoro
Gli incontri si susseguono frenetici. Il segretario di Stato Usa, John Kerry ha visto per la quinta volta in quattro giorni il collega iraniano, Mohammad Javad Zarif. Poi l'incontro con la negoziatrice dell'Ue, Catherine Ashton e il collega tedesco, Frank-Walter Steinmeier. In serata il capo della diplomazia Usa aggiornerà il collega saudita, il principe Saud al-Faisal, in arrivo a Vienna per seguire l'andamento dei colloqui. Nella capitale austriaca arrivano anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e i colleghi di Francia e Gran Bretagna, Laurent Fabius e Philip Hammond. Lunedì mattina anche il capo della diplomazia cinese, Wang Yi.
Restano molti gli ostacoli da superare per arrivare ad un accordo. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha parlato di "cauti progressi ma ancora con grandi distanze da colmare" su cui "si sta lavorando". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che fa pressioni affinché venga negata a Teheran la possibilità di arricchire l'uranio - fa sapere che è meglio non arrivare ad un accordo piuttosto di accettare condizioni che metterebbero in pericolo la sicurezza di Israele,
Iran smentisce
L'Iran smentisce di lavorare all'ipotesi di un prolungamento dei negoziati sul nucleare: lo afferma una fonte della delegazione iraniana a Vienna, citata in forma anonima dall'agenzia di Stato Irna. "Non abbiamo mai pensato a questa ipotesi", sottolinea la fonte "smentendo quanto affermato da alcuni media occidentali".
Diplomazia al lavoro
Gli incontri si susseguono frenetici. Il segretario di Stato Usa, John Kerry ha visto per la quinta volta in quattro giorni il collega iraniano, Mohammad Javad Zarif. Poi l'incontro con la negoziatrice dell'Ue, Catherine Ashton e il collega tedesco, Frank-Walter Steinmeier. In serata il capo della diplomazia Usa aggiornerà il collega saudita, il principe Saud al-Faisal, in arrivo a Vienna per seguire l'andamento dei colloqui. Nella capitale austriaca arrivano anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e i colleghi di Francia e Gran Bretagna, Laurent Fabius e Philip Hammond. Lunedì mattina anche il capo della diplomazia cinese, Wang Yi.