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MONDO

I corpi sarebbero stati gettati nell'Eufrate

Isis, fonti irachene: 27 poliziotti rapiti e uccisi

La strage è avvenuta a Baghdadi, a 200 chilometri di distanza dalla capitale irachena, vicino a una base con istruttori Usa
   

Bandiera ISIS (ansa)
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Ventisette poliziotti iracheni sono stati prima rapiti e poi uccisi dai jihadisti dell'Isis. Lo dicono fonti irachene, e al momento non ci sono altre conferme. La strage sarebbe avvenuta nella provincia occidentale di Al Anbar. Secondo il presidente del Consiglio provinciale, Sabah Karhut. "Abbiamo ricevuto informazioni secondo le quali l'Isis ha giustiziato 27 agenti e ha gettato i corpi nell'Eufrate".

Il sequestro sarebbe avvenuto durante un'offensiva dell'Isis a Baghdadi, 200 chilometri a Ovest della capitale irachena, vicino ad una base militare dove sono presenti oltre 300 istruttori americani.

Quattro giorni dopo l'inizio dell'attacco jihadista su Baghdadi e sulla base di Ayn al Asaad, distante 14 chilometri dal centro cittadino, rimane incerto l'esito della battaglia.

Un altro membro del Consiglio provinciale di Al Anbar, Jassem al Halbusy, ha detto che i miliziani dell'Isis hanno posto mine e dispiegato i loro cecchini lungo la strada tra la città e la base - una delle più importanti nell'Ovest dell'Iraq - per impedire l'afflusso di rinforzi dell'esercito iracheno.

Altre fonti riferiscono che i jihadisti stanno ponendo l'assedio a un compound residenziale poco fuori da Baghdadi dove vivono circa 1.200 famiglie, in maggior parte di soldati, poliziotti e impiegati statali.
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