MONDO
Udienza generale
Iraq, Papa: "Prego per i cristiani e le minoranze perseguitate"
Il Pontefice invita alla preghiera per il conflitto in corso
Il pontefice ha poi aggiunto: "Nella storia della fede in Corea si vede come Cristo non annulla le culture, non sopprime il cammino dei popoli che attraverso i secoli e i millenni cercano la verità e praticano l'amore per Dio e il prossimo. Cristo non abolisce ciò che è buono, ma lo porta a compimento".
"Ciò che invece Cristo combatte e sconfigge - ha proseguito Bergoglio davanti a migliaia di fedeli - è il maligno, che semina zizzania tra uomo e uomo, tra popolo e popolo; che genera esclusione a causa dell'idolatria del denaro; che semina il veleno del nulla nei cuori dei giovani. Questo sì, Gesù Cristo lo ha combattuto e lo ha vinto con il suo Sacrificio d'amore. E se rimaniamo in Lui, nel suo amore, anche noi, come i Martiri, possiamo vivere e testimoniare la sua vittoria. Con questa fede abbiamo pregato, e anche ora preghiamo affinché tutti i figli della terra coreana, che patiscono le conseguenze di guerre e divisioni, possano compiere un cammino di fraternità e di riconciliazione".
Il significato del viaggio apostolico coreano, ha riassunto il Papa argentino, "si può condensare in tre parole: memoria, speranza, testimonianza".