MONDO
Notizia diffusa da Al Jazeera
Iraq, al Jazeera: 107 persone rapite dall'Isis, tra loro anche nove bambini
Ennesimo rapimento di massa: nelle mani dei jihadisti sarebbero finiti parenti di miliziani che combattono contro lo Stato islamico. Salito ad almeno 150 il numero dei cristiani assiri sequestrati in Siria
Tikrit (Iraq)
Nuovo rapimento di massa da parte dell’Isis. I jihadisti hanno preso in ostaggio 107 membri di un clan tribale a Est di Tikrit, in Iraq. Tra loro ci sono anche nove bambini. Nel frattempo è salito almeno a 150 il numero dei cristiani assiri Tell Tamr, in Siria, in mano ai miliziani dell’autoproclamato Stato Islamico.
Rapiti tre giorni fa
A riferire la notizia del nuovo rapimento è stata la televisione panaraba Al Jazeera. Secondo un capo tribale intervistato dall'emittente, i sequestrati sono parenti di miliziani che combattono contro lo Stato islamico. La stessa fonte ha precisato che il sequestro collettivo è avvenuto tre giorni fa. I jihadisti hanno catturato 127 membri del clan, per poi rilasciarne venti.
Il rapimento dei cristiani assiri in Siria
In Siria invece è salita da 90 ad almeno 150 il numero dei cristiani assiri rapiti a Tell Tamr. A fornire le nuove cifre della tragedia è il presidente del Consiglio Nazionale Siriano, Bassam Ishak, che riporta anche la testimonianza di uno dei familiari secondo cui i miliziani dell'Isis avrebbero iniziato ad uccidere alcuni ostaggi.
Il nunzio apostolico a Damasco: Siria bagnata dal sangue da Nord a Sud
Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, invita comunque alla cautela con le notizie. "Siccome siamo in guerra -spiega- arrivano frammentate e da zone a rischio". Sembra che i jihadisti dell'Isis, dopo essersi ritirati da Kobane per l'avanzata dei curdi, abbiano assaltato alcuni villaggi abitati da cristiani assiri e nestoriani e dato fuoco ad alcune delle chiese più antiche dell'area. Zenari parla di "invasione" degli uomini del 'Califfo' a cui alcuni cristiani sono riusciti a sfuggire rifugiandosi ad Hassaké mentre i 150 sono rimasti nelle loro mani. "La Siria ormai - aggiunge Zenari - è bagnata dal sangue, da nord a sud, da est a ovest, all'inizio c'erano strade piazze bagnate dal sangue, adesso anche nel deserto, in questa vasta pianura della Mesopotamia, ci sono macchie di sangue dappertutto ed è il sangue dei cristiani ma anche di credenti di altre religioni. Qui a Damasco, nel cosiddetto campo quartiere palestinese di Yarmouk, vi sono ad esempio 18500 palestinesi che da mesi non hanno più nemmeno una goccia d'acqua".
L'offensiva contro l'Isis in Iraq
Per riprendere il controllo della città di Mosul il Pentagono ha inviato forniture militari dal valore stimato di 17,9 milioni di dollari sono arrivate questa settimana in Iraq in vista di una nuova operazione. In parallelo i consiglieri militari stanno addestrando le forze di sicurezza locali.
Rapiti tre giorni fa
A riferire la notizia del nuovo rapimento è stata la televisione panaraba Al Jazeera. Secondo un capo tribale intervistato dall'emittente, i sequestrati sono parenti di miliziani che combattono contro lo Stato islamico. La stessa fonte ha precisato che il sequestro collettivo è avvenuto tre giorni fa. I jihadisti hanno catturato 127 membri del clan, per poi rilasciarne venti.
Il rapimento dei cristiani assiri in Siria
In Siria invece è salita da 90 ad almeno 150 il numero dei cristiani assiri rapiti a Tell Tamr. A fornire le nuove cifre della tragedia è il presidente del Consiglio Nazionale Siriano, Bassam Ishak, che riporta anche la testimonianza di uno dei familiari secondo cui i miliziani dell'Isis avrebbero iniziato ad uccidere alcuni ostaggi.
Il nunzio apostolico a Damasco: Siria bagnata dal sangue da Nord a Sud
Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, invita comunque alla cautela con le notizie. "Siccome siamo in guerra -spiega- arrivano frammentate e da zone a rischio". Sembra che i jihadisti dell'Isis, dopo essersi ritirati da Kobane per l'avanzata dei curdi, abbiano assaltato alcuni villaggi abitati da cristiani assiri e nestoriani e dato fuoco ad alcune delle chiese più antiche dell'area. Zenari parla di "invasione" degli uomini del 'Califfo' a cui alcuni cristiani sono riusciti a sfuggire rifugiandosi ad Hassaké mentre i 150 sono rimasti nelle loro mani. "La Siria ormai - aggiunge Zenari - è bagnata dal sangue, da nord a sud, da est a ovest, all'inizio c'erano strade piazze bagnate dal sangue, adesso anche nel deserto, in questa vasta pianura della Mesopotamia, ci sono macchie di sangue dappertutto ed è il sangue dei cristiani ma anche di credenti di altre religioni. Qui a Damasco, nel cosiddetto campo quartiere palestinese di Yarmouk, vi sono ad esempio 18500 palestinesi che da mesi non hanno più nemmeno una goccia d'acqua".
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Per riprendere il controllo della città di Mosul il Pentagono ha inviato forniture militari dal valore stimato di 17,9 milioni di dollari sono arrivate questa settimana in Iraq in vista di una nuova operazione. In parallelo i consiglieri militari stanno addestrando le forze di sicurezza locali.