MONDO
Rilievi unici nel loro genere
Iraq, dai tunnel dell'Isis a Mosul risorge la città assira
Archeologi rivelano la straordinaria scoperta nella città contesa. L'Isis ha distrutto una moschea sunnita, mentre non ha toccato i bassorilievi assiri, veri tesori risalenti a un'epoca antecedente all'Islam. Probabilmente l'intenzione era quella di metterli in vendita al mercato nero
Paradossalmente il merito va proprio ai miliziani dell'Isis, gli stessi che in passato hanno distrutto a colpi di martello una parte dei tesori del locale museo archeologico, disperdendo quasi tutto il resto. Il prezioso ritrovamento e' avvenuto infatti all'interno di alcuni tunnel scavati dai jihadisti al di sotto di una piccola collina per far saltare un'antica moschea, risalente 1100, all'interno della quale si pensa ci fosse la tomba del Profeta Giona. Un atto di barbarie che ha inavvertitamente aperto le porte ad una eccezionale scoperta scientifica.
Gli esperti del British Museum, in contatto con il team di colleghi guidati a Mosul da Saleh Noman, ritengono che i miliziani abbiano scavato cosi' a fondo i loro tunnel da aver raggiunto inavvertitamente un tempio scolpito nella roccia. "Finora abbiamo visto solo foto di bassa qualita' dei ritrovamenti, che sono comunque estremamente interessanti", commenta Sebastien Rey, archeologo a capo del Programma per la gestione emergenziale del patrimonio lanciato dal British Museum.
"Si tratta di una scoperta molto significativa: i rilievi sono unici nel loro genere, poiche' raffigurano scene inedite. Sembra anche che siano stati trovati due Lamassu (statue raffiguranti divinita' a forma di toro alato, che venivano poste all'entrata dei palazzi o templi, ndr), il che significa che probabilmente che molto vicino c'e' un tempio", aggiunge l'archeologo.
Il patrimonio artistico degli Assiri e' molto vasto, come lo fu la loro lunga epoca, e proprio nel British Museum di Londra (oltre che in altri musei) sono custoditi pannelli con iscrizioni, statue di tori alati giganti del periodo di Sennacherib, sovrano salito al trono nella citta' di Niniveh (nei pressi di Mosul) attorno al 705 a.c, e rimastoci una ventina d'anni, dopo aver fatto costruire il celebre "Palazzo senza eguali". La regione di Mosul e' un'area che custodisce una enorme quantita' di testimonianze archeologiche, essendo una delle piu' antiche e continuativamente abitate al mondo. Secondo Leila Salih, archeologa a capo del servizio regionale per le antichita', finora nell'area sono stati ritrovati piu' di un centinaio di pezzi di ceramica in ottime condizioni, e molte altre potrebbero essere state trafugate.
Lo scorso febbraio, alla conferenza Unesco di Parigi, il vice ministro della Cultura iracheno, Qais Rachid, ha affermato che solo nella regione di Mosul ci sono circa 66 siti archeologici distrutti dall'Isis, alcuni dei quali convertiti in parcheggi. Il ministro ha aggiunto che molti luoghi di culto, sia musulmani che cristiani, sono stati totalmente cancellati.