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MONDO

I miliziani ad un chilometro dalla città

Siria, donna curda si fa esplodere a Kobane contro i jihadisti

È la prima volta che una combattente curda compie un attentato suicida; avrebbe ucciso alcuni miliziani. "I raid non bastano per sconfiggerli, ci servono armi e munizioni" l'allarme di un responsabile curdo dalla città da giorni sotto assedio. Intanto continua l'avanzata dell'Isis anche in Iraq; nuovi raid americani 

Arin Mirkan
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Una ragazza kamikaze curda, Arin Mirkan, si è fatta saltare in aria accanto ad una postazione dei miliziani di Isis a est di Kobane, la città curda siriana al confine con la Turchia da giorni sotto assedio, uccidendo diversi jihadisti. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. È la prima volta che una combattente curda compie un attentato suicida. Il 3 ottobre, sempre nelle vicinanze di Kobane, una 19enne curda del gruppo Ypg, Ceylan Ozalp, si era invece uccisa piuttosto di finire prigioniera dell' Isis quando aveva esaurito le munizioni.
I combattenti curdi intanto lanciano l'allarme: "I raid non sono sufficienti a battere i terroristi sul terreno. Ci servono armi e munizioni". 

Continua l'avanzata in Iraq
Continua l'avanzata dello Stato Islamico anche in Iraq. I jihadisti hanno assunto il controllo dell'area di Mohammadi, nella zona occidentale del governatorato iracheno di Anbar e occupato la strada provinciale tra Haditha e Ramadi. A riferirlo è Faleh al Issawi, vicepresidente del Consiglio provinciale di Anbar, dopo che in settimana i qaedisti erano riusciti a conquistare la vicina città  di Hayt. Da Mohammadi, 70 chilometri a ovest di Ramadi, le forze di sicurezza si sarebbero "ritirate senza combattere", cosa che ha permesso allo Stato islamico di rafforzare la propria presenza nel governatorato di Anbar, al confine con la Siria.

Cameron dopo ultimo video di minacce ribadisce impegno di Londra
Dopo il video con le minacce a volto scoperto, si cerca il terrorista che lavorava in un supermarket a nord di Londra. Cameron ha ribadito l'impegno del Regno Unito a combattere i jihadisti, ma intanto un parente dell'ultimo ostaggio britannico ucciso, Alan Henning, ha detto che il governo di Londra "avrebbe potuto fare di più" per salvarlo.

Forze speciali britaniche sul terreno per caccia a 'John il boia' 
Seondo il Sunday Times poi le forze speciali Sas sarebbero sul terreno pronte ad intervenire per la cattura di 'John il jihadista', il boia dell'Isis dall'accento britannico comparso nei video delle decapitazioni, cui Londra continua a dare la caccia. Il domenicale spiega che, in un incontro con i vertici dei servizi di intelligence, il primo ministro britannico David Cameron ha dato indicazioni affinché si raccolgano tutte le informazioni necessarie per permettere alle Sas di intervenire. Stando al resoconto del giornale tuttavia, pur avendo i servizi fornito informazioni sulla cellula terroristica nelle cui mani resterebbero altri ostaggi, le indicazioni per localizzarla non sarebbero sufficienti per dare il via libera ad un intervento delle forze speciali, in quanto il gruppo sarebbe in continuo movimento nel deserto siriano.

Le scuse di Biden alla Turchia
"Da Turchia jihadisti, da Emirati fondi" la gaffe del vice presidente americano che ha sollevato critiche e tensioni. Joe Biden, si è scusato con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo aver lasciato intendere che la Turchia avrebbe aiutato i jihadisti stranieri ad attraversare il confine per la Siria. "Il vicepresidente si è scusato per ogni implicazione sul fatto che la Turchia e gli altri alleati e partner nella regione abbiano facilitato la crescita dell'Isis e di altri estremisti violenti in Siria" ha precisato la Casa Bianca. I commenti di Biden sono arrivati in un momento delicato, con il Parlamento turco che ha esteso l'autorizzazione all'uso della forza in Siria, una mozione che potrebbe consentire agli Stati Uniti e agli alleati di usare lo spazio aereo turco negli sforzi anti-Isis. E questo è un tema cruciale data la posizione strategica di Ankara. Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno chiesto una "spiegazione formale" dei recenti commenti di Biden: "Il nostro più grande problema sono i nostri alleati". Biden aveva nominato esplicitamente Turchia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Ritrovata 15enne francese che voleva unirsi alla jihad
Intanto in Francia è stata ritrovata Assia, la ragazza di 15 anni dopo quattro giorni dall'annuncio della sua scomparsa. La ragazza, secondo il canale televisivo LCI voleva andare in Sira per unirsi ai jihadisti influenzata delle sue relazioni su Facebook, ma ha abbandonato questa idea dopo aver trovato un lavoro a Marsiglia. L'adolescente è stata infatti ritrovata in un bar della città francese, dove lavorava in nero, riferisce il sito di Le Parisien. Ora, la giovane è in stato di fermo per aver rubato la carta di credito ai suoi genitori. 
 
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