MONDO
Ieri l'attentato nella capitale siriana
L'Isis fa strage a Damasco, mentre a Ginevra riprendono i colloqui in un clima di sfiducia
Entrano nel vivo i negoziati per la pace in Siria. Oggi l'inviato Onu Staffan De Mistura incontrerà in stanze separate il governo e l'opposizione siriana
La strage di Damasco
Almeno 70 persone uccise, 110 quelle ferite: si aggrava il bilancio dell'attentato al mausoleo sciita di Sayyida Zeinab, a Sud di Damasco. Tre esplosioni causate da un'autobomba e da due attentatori suicidi che hanno sconvolto la capitale siriana. Il mausoleo-moschea è il luogo di sepoltura della nipote del profeta Maometto ed è meta di pellegrinaggio per gli sciiti, non solo siriani. Il sito è già stato preso di mira in passato: nel febbraio del 2015 un attacco suicida a un posto di blocco vicino al mausoleo causò la morte di quattro persone e il ferimento di altre 13. Nello stesso mese venne colpito anche un autobus di pellegrini libanesi diretto alla moschea, in un attentato rivendicato dal Fronte al Nusra, legato ad al Qaida, e costato la vita a nove persone. Secondo Al-Jazeera, la strage sarebbe stata rivendicata dall'Isis. La tv di Stato ha mostrato un video con edifici e auto in fiamme.
Mogherini: obiettivo di attacco Damasco è stop colloqui Ginevra
L'esplosione a Damasco "è chiaramente mirata a colpire gli intenti di iniziare un processo politico" nei colloqui di pace di Ginevra. Lo ha dichiarato l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini. Ha aggiunto che questa è "probabilmente l'unica opportunità di mettere fine al conflitto in Siria, che ha causato e continua a causare tanta sofferenza a tante persone".