MONDO
negoziati sulla siria tutti in salita
Siria, i curdi lasciano Ginevra: non sono stati invitati ai colloqui di pace
I curdi dell'Ypd sono considerati da Ankara un'organizzazione terrorista, e dagli oppositori siriani di Assad come alleati del regime
La Turchia considera l'Ypd un'organizzazione terrorista per i suoi legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che si batte per l'indipendenza da Ankara. Mentre la maggiore delegazione dell'opposizione, l'Alto comitato per i negoziati (Hnc), la considera un'alleata del governo del presidente Bashar al Assad.
Saleh Muslim, leader del potente Partito dell'Unione democratica curdo siriana, era arrivato a Ginevra la scorsa settimana, nella speranza che il suo movimento ottenesse un posto al tavolo. "Non ci impegneremo ad aderire ad alcuna decisione che dovesse essere presa a Ginevra", ha ribadito un collaboratore di Muslim, "ivi compreso un eventuale accordo di cessate-il-fuoco". Un monito tutt'altro che secondario, considerata la rilevanza sul piano militare
delle milizie dell'Ypg, le Unità di Protezione Popolare che del Pyd costituiscono il braccio armato, capaci di arginare e di respingere le offensive dell'Isis.
Mosca: la delegazione curda deve partecipare ai colloqui di Ginevra
I curdi hanno il diritto di prendere parte ai colloqui sulla Siria in corso a Ginevra, come cittadini del paese devastato dalla guerra. Lo ha detto il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Alexey Borodavkin. Il partito dell'Unione democratica curdo Pyd non è stato invitato dalle Nazioni Unite. "I curdi siriani sono cittadini della #Syria. Hanno il diritto di essere coinvolti nei colloqui sul futuro del loro paese", ha detto Borodavkin, come riportato su Twitter dalla missione russa presso le Nazioni Unite a Ginevra.
Domani i colloqui con l'opposizione siriana
Ieri a Ginevra c'è stato un primo incontro tra la delegazione governativa di Damasco e l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura. Oggi l'arrivo dell'Hnc, la principale coalizione di oppositori al regime siriano, che da domani parteciperà al negoziato.