MONDO
II Cairo
Isis, il presidente egiziano Al Sisi: "Serve una forza militare araba"
Respinte le critiche per i raid aerei lanciati in Libia contro i jihadisti dello Stato islamico
Il capo di Stato ha quindi respinto le critiche mosse all'Egitto per i raid aerei lanciati in Libia contro i jihadisti dello 'Stato islamico' (Isis), sottolineando che l'esercito egiziano non ha interesse a invadere o ad attaccare altre nazioni, ma difenderà sempre l'Egitto e tutta la regione "se necessario e in coordinamento con i nostri fratelli arabi".
"Come avrei potuto portare le mie condoglianza nella Cattedrale copta se l'esercito non avesse vendicato gli attacchi", ha detto il presidente, facendo riferimento ai raid aerei lanciati nelle prime ore del 16 febbraio scorso, poche ore dopo la diffusione del video che mostrava l'uccisione di 21 copti egiziani in Libia. "Sono stati colpiti 13 obiettivi, tutti attentamente controllati - ha sottolineato - nessuno deve pensare che attacchiamo i civili".