Il caso
Italiane rapite, Giro: "Non risultano in mano all'Isis"
Secondo il sottosegretario agli Esteri, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli non sarebbero nelle mani dei miliziani dello Stato islamico
Non risulta al momento che Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie rapite in Siria alla fine di luglio, siano in mano ai jihadisti dell'Isis. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che ha ribadito l'invito a "mantenere il massimo riserbo" sulla vicenda.
I timori aumentati dopo l'annuncio del Guardian
Secondo un articolo apparso il 19 agosto sul quotidiano panarabo al-Quds al-Arabi le due ragazze "stanno bene". I timori per la sorte di Vanessa e Greta sono aumentati dopo che il Guardian ha rivelato la presenza di due italiane tra i quattro stranieri sequestrati da militanti dello Stato Islamico, vicino Aleppo.
Gli ostaggi
Sarebbero 20 gli stranieri al momento in mano ai terroristi islamici. I miliziani avrebbero rapito giornalisti, fotografi o operatori umanitari che dopo il rapimento sarebbero stati trasferiti a Raqqa. Secondo il Guardian i rapimenti si sono dimostrati un buon business per i militanti islamici dal momento che negli ultimi sei mesi almeno dieci ostaggi tra cui un danese, tre francesi e due spagnoli sono stati liberati dopo lunghi negoziati con i rapitori che avevano chiesto in cambio un riscatto. I miliziani dello Stato islamico - che hanno "giustiziato" il reporter James Foley - tengono in ostaggio anche tre americani in Siria e hanno minacciato di uccidere uno di loro, il giornalista freelance Steven Sotloff, se gli Stati Uniti continueranno la loro campagna di bombardamenti in Iraq.