POLITICA
Il dibattito sulla legge elettorale
Italicum, la minoranza Pd: "Renzi offensivo. Mediazione possibile con parole scolpite"
Sinistradem, l'area che fa capo a Gianni Cuperlo, replica alla lettera di Matteo Renzi: "Nessuno può dire che chi esprime un'opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd"
Roma
"Dignità è un concetto profondo ed è offensivo usarlo a fini di polemica interna. Nessuno può dire che chi esprime un'opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd". Sinistradem, l’area del Pd che fa riferimento a Gianni Cuperlo, replica alla lettera di Matteo Renzi sul voto sull’Italicum alla Camera. "Una mediazione è ancora possibile – aggiunge - ma servono volontà, coraggio e parole scolpite".
"Falso dire che vogliamo azzerare le riforme"
Nella missiva inviata da Renzi ai circoli del Pd, si legge nel testo, "il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell'Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso – sostiene Sinistradem - Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi”.
"Mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo"
Gli esponenti di Sinistradem non ci stanno a sapersi accusati di spaccare il partito. “Abbiamo mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo – affermano - Nella notte in cui tutte le opposizioni hanno abbandonato la Camera abbiamo garantito il numero legale respingendo emendamenti che avevamo condiviso. Abbiamo votato le riforme nei primi passaggi parlamentari confermando una lealtà di fondo. Quanto alla volontà della maggioranza ce ne siamo fatti carico infinite volte. Abbiamo votato decine di fiducie anche su provvedimenti che sollevavano più di qualche dubbio”.
"Vogliamo unire e cambiare nel verso giusto"
“Oltre ai diritti esistono dei doveri di coerenza quando in gioco entrano principi che riguardano la qualità della democrazia – prosegue la replica - Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto".
"Ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema"
“È vero – continua il documento - siamo a un passaggio decisivo e colpisce la sottovalutazione del danno che deriverebbe al governo e al Pd da una rottura. È ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema che nascerà dalla doppia riforma (della Costituzione e della legge elettorale)”.
Le proposte di Sinistradem
Quali, dunque le modifiche suggerite da Sinistradem? Ad esempio rivedere “composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni”. “Questo – spiega - implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che, come ammesso dal professor D'Alimonte (uno dei suoi estensori e massimi sponsor), cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte. Senza queste e altre correzioni lo spostamento del potere legislativo dal Parlamento al Governo è destinato a produrre uno squilibrio. Naturalmente si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l'entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli".
"Falso dire che vogliamo azzerare le riforme"
Nella missiva inviata da Renzi ai circoli del Pd, si legge nel testo, "il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell'Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso – sostiene Sinistradem - Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi”.
"Mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo"
Gli esponenti di Sinistradem non ci stanno a sapersi accusati di spaccare il partito. “Abbiamo mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo – affermano - Nella notte in cui tutte le opposizioni hanno abbandonato la Camera abbiamo garantito il numero legale respingendo emendamenti che avevamo condiviso. Abbiamo votato le riforme nei primi passaggi parlamentari confermando una lealtà di fondo. Quanto alla volontà della maggioranza ce ne siamo fatti carico infinite volte. Abbiamo votato decine di fiducie anche su provvedimenti che sollevavano più di qualche dubbio”.
"Vogliamo unire e cambiare nel verso giusto"
“Oltre ai diritti esistono dei doveri di coerenza quando in gioco entrano principi che riguardano la qualità della democrazia – prosegue la replica - Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto".
"Ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema"
“È vero – continua il documento - siamo a un passaggio decisivo e colpisce la sottovalutazione del danno che deriverebbe al governo e al Pd da una rottura. È ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema che nascerà dalla doppia riforma (della Costituzione e della legge elettorale)”.
Le proposte di Sinistradem
Quali, dunque le modifiche suggerite da Sinistradem? Ad esempio rivedere “composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni”. “Questo – spiega - implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che, come ammesso dal professor D'Alimonte (uno dei suoi estensori e massimi sponsor), cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte. Senza queste e altre correzioni lo spostamento del potere legislativo dal Parlamento al Governo è destinato a produrre uno squilibrio. Naturalmente si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l'entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli".