Legge elettorale approvata dalla maggioranza: le opposizioni scelgono l'Aventino
Italicum, via libera in Commissione, lunedì arriva in Aula. Berlusconi: "Legge autoritaria"
L'appello del ministro per le Riforme Boschi: "I gruppi parlamentari rinuncino a chiedere il voto segreto in aula". Il leader di Forza Italia: "Non possiamo votare questa legge elettorale. Una legge che Renzi ha cambiato 17 volte"
L'Italicum ha ottenuto un primo traguardo: la Commissione Affari Costituzionali della Camera, epurata dai 10 dissidenti dem sostituiti, ha approvato la riforma elettorale che da lunedì 27 aprile approderà in aula alla Camera mentre le votazioni, viene spiegato a Montecitorio, inizieranno dai primi di maggio. Il via libera in Commissione è stato dato da tutti i presenti alla riunione, cui non hanno invece partecipato le opposizioni che hanno optato per l'Aventino lasciando la sola maggioranza a dibattere sugli emendamenti e rinviando di fatto la battaglia in Aula dove, a meno di clamorosi dietrofront, verrà chiesto il voto segreto.
Il voto segreto
In risposta a chi ha chiesto se si possa trovare un’intesa tra maggioranza e minoranze che vincoli il no al voto segreto al fatto che il governo non ponga la fiducia, il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi replica: "Mi auguro che le forze politiche decidano tutte insieme di esaminare il provvedimento senza ricorrere al voto segreto. Penso che le battaglie si possano fare a viso aperto". "Vediamo quello che succede – ha poi aggiunto la Boschi – mi sembra però che Forza Italia abbia già annunciato la richiesta di voto segreto in maniera ufficiale”. Assenti gli esponenti del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia in segno di protesta contro la decisione del Pd di sostituire 9 dei 10 della minoranza interna non favorevoli al provvedimento.
Berlusconi: "Una legge autoritaria"
Intanto, dopo aver ordinato l’Aventino, Silvio Berlusconi ha riunito oggi i parlamentari azzurri e ha duramente attaccato il premier Matteo Renzi, definendolo un ”malato di bulimia di potere”. “Questo governo – ha tuonato – ha fallito su tutto: economia, politica estera, disoccupazione e immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto”. In merito all’Italicum, il leader di Forza Italia ha poi insistito: “E’ una legge autoritaria, dà tutto il potere a Renzi. Non la voteremo”. Berlusconi avrebbe poi spiegato ai suoi che si può permettere a Renzi di prendere il potere totale con 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l’opposizione. Infine, parlando di un paese a “democrazia sospesa”, ha rilanciato Forza Italia spiegando che il suo modello è il partito Repubblicano americano, quello dei moderati.
Renzi: "Avanti su tutto!"
Lo strappo non frena il premier Matteo Renzi che risponde a polemiche interne ed esterne con un messaggio chiaro, che non lascia spazio a concessioni: "nessuna palude, avanti su tutto". E se la presidente della Camera Laura Boldrini si dice "preoccupata" invitando tutti "ad adoperarsi per evitare" nuovi strappi e il vice segretario Pd Lorenzo Guerini parla di "strumentalizzazioni", il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi accusa le opposizioni di non avere "dimestichezza con le regole democratiche".