ECONOMIA
Sui Paesi in difficoltà: "Aiutarli, ma no ai sussidi"
Katainen: "D'accordo con Draghi, servono politiche Ue e riforme nazionali"
"La collaborazione con la Bce ha funzionato": lo sottolinea il vice presidente della Commissione Ue intervenendo nel pomeriggio alla Bocconi di Milano in occasione dell'Universiday. Sull'economia europea, Katainen ha spiegato che il mix di bassi tassi di interesse e di un prezzo del petrolio in caduta rappresenta "uno stimolo eccezionale per l'economia europea"
Milano
Il vice presidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, si dice "pienamente d'accordo con il presidente" della Banca centrale europea Mario Draghi "quando dice che occorrono politiche europee e contemporaneamente riforme nazionali". Lo ha sottolineato nel suo intervento, oggi pomeriggio, alla Bocconi di Milano per l'Universiday. Sull'economia europea, il vice presidente della Commissione ha spiegato che il mix di bassi tassi di interesse e di un prezzo del petrolio in caduta rappresentano "uno stimolo eccezionale per l'economia Ue".
Secondo Katainen, per sfuggire alla spirale deflattiva e alla recessione è necessario "spingere sugli investimenti ed è per questo che la Commissione ha attribuito un ruolo chiave al suo piano di investimenti". "Anche i Paesi che se lo possono permettere - ha aggiunto - devono aumentare gli investimenti". L'ex premier finlandese non ha, però,voluto commentare l'atteso quantitative easing della Bce: "Generalmente non parlo di ciò che fa la Banca Centrale".
Katainen ha poi detto che l'Europa deve essere pronta a supportare i Paesi in difficoltà "ma senza creare sussidi permanenti". Per l'ex premier finlandese e' pero' importante che i Paesi europei facciano "bene i loro compiti a casa" cosi' "da non creare problemi agli altri Paesi". Dialogando con gli studenti Katainen ha a piu' riprese sottolineato la necessita' di una "maggiore integrazione" in Europa. "Se siamo integrati possiamo affrontare meglio i problemi" ha detto.
Parlando, infine, degli atti terroristici che hanno sconvolto Parigi, Katainen ha detto che sulla sicurezza l'Europa ha "bisogno di un'unica voce",e ha definito l'attacco a Charlie Hebdo "un attacco contro chi crede nella liberta'".
Secondo Katainen, per sfuggire alla spirale deflattiva e alla recessione è necessario "spingere sugli investimenti ed è per questo che la Commissione ha attribuito un ruolo chiave al suo piano di investimenti". "Anche i Paesi che se lo possono permettere - ha aggiunto - devono aumentare gli investimenti". L'ex premier finlandese non ha, però,voluto commentare l'atteso quantitative easing della Bce: "Generalmente non parlo di ciò che fa la Banca Centrale".
Katainen ha poi detto che l'Europa deve essere pronta a supportare i Paesi in difficoltà "ma senza creare sussidi permanenti". Per l'ex premier finlandese e' pero' importante che i Paesi europei facciano "bene i loro compiti a casa" cosi' "da non creare problemi agli altri Paesi". Dialogando con gli studenti Katainen ha a piu' riprese sottolineato la necessita' di una "maggiore integrazione" in Europa. "Se siamo integrati possiamo affrontare meglio i problemi" ha detto.
Parlando, infine, degli atti terroristici che hanno sconvolto Parigi, Katainen ha detto che sulla sicurezza l'Europa ha "bisogno di un'unica voce",e ha definito l'attacco a Charlie Hebdo "un attacco contro chi crede nella liberta'".