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ECONOMIA

I dati

Lavoro, Inps: "Crescono contratti stabili, sono 4 su 10". Renzi: "Jobs Act è la strada giusta"

In 6 mesi 952.000 nuove assunzioni e 331.000 trasformazioni; le assunzioni sono passate dai 33,6% del primo semestre 2014 al 40,8% dei sei mesi 2015. Soddisfazione del Premier: "Jobs Act occasione da non perdere"

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Cresce la "quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati". È quanto si legge nell'osservatorio sul precariato dell'Inps, che spiega come il dato sia passato dal 33,6% del primo semestre 2014 al 40,8% dei sei mesi 2015. Le nuove assunzioni nel periodo sono state 952.359, le trasformazioni 331.917.

Numeri accolti con soddisfazione dal premier Renzi. "I dati diffusi dall'Inps dicono che siamo sulla strada giusta contro il precariato e che il Jobs Act è una occasione da non perdere, soprattutto per la nostra generazione".

Nel primo semestre, spiega l'Inps confermando l'andamento già espresso dai dati del Ministero del Lavoro, aumenta, rispetto al corrispondente periodo del 2014, il numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+252.177) mentre rimangono sostanzialmente stabili i contratti a termine e si riducono le assunzioni in apprendistato (-11.500).

Nel primo semestre le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 952.359, il 36% in più rispetto al 2014, mentre le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese quelle degli apprendisti, sono state 331.917 (+30,6%). Da qui la crescita dal 33,6% al 40,8% della quota di assunzioni stabili sul totale. In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014
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