ECONOMIA
In Meridione in sei anni in fumo 576.000 posti
Lavoro. Istat: "Il 70% dei posti persi dal 2008 è al Sud"
Tra il 2008 e il 2014 gli occupati sono diminuiti in media 811.000 unità all'anno, ma con grandi differenze a livello territoriale. Il Sud perso l'8,9% dei suoi occupati (-3,5% la media in Italia). Il mercato del lavoro in sei anni è invecchiato con oltre 1,1 milioni di over 55 occupati in più e quasi due milioni di under 35 in meno
Roma
Sei anni di crisi nera per l'occupazione. Soprattutto al Sud. Tra il 2008 e il 2014 c'è stata, infatti, una vera e propria emorragia di posti di lavoro che ha colpito soprattutto le regioni meridionali. Gli occupati sono diminuiti in media di 811.000 persone all'anno. Nelle regioni del Sud ad esempio, sono andati persi 576.000 posti, pari al 70% del calo complessivo, mentre il Nord ne ha persi 284.000. Il Centro ha guadagnato 48.000 occupati. Il Sud ha perso l'8,9% dei suoi occupati (-3,5% la media in Italia).
Il mercato del lavoro italiano nei sei anni di crisi - riferisce ancora Istat - è invecchiato con oltre 1,1 milioni di over 55 occupati in più e quasi due milioni di under 35 in meno. I più giovani sono passati da quasi sette a cinque milioni mentre gli over 55 sono passati da 2,8 milioni a 3,9. La fascia tra i 25 e i 34 anni, quella nella quale in genere si è concluso il percorso formativo si entra nel mondo del lavoro si sono persi 1,4 milioni di occupati.
Il mercato del lavoro italiano nei sei anni di crisi - riferisce ancora Istat - è invecchiato con oltre 1,1 milioni di over 55 occupati in più e quasi due milioni di under 35 in meno. I più giovani sono passati da quasi sette a cinque milioni mentre gli over 55 sono passati da 2,8 milioni a 3,9. La fascia tra i 25 e i 34 anni, quella nella quale in genere si è concluso il percorso formativo si entra nel mondo del lavoro si sono persi 1,4 milioni di occupati.