Libia, il portavoce di Haftar: "L'Italia ritiri il suo ospedale militare da Misurata"
"Abbiamo le prove che quella struttura ormai non ha più nulla di umanitario, ma costituisce un valido aiuto per le milizie di Misurata che combattono contro il nostro esercito"
"Occorre che l’Italia ritiri al più presto il suo ospedale militare da Misurata. Abbiamo le prove che quella struttura ormai non ha più nulla di umanitario, ma costituisce un valido aiuto per le milizie di Misurata che combattono contro il nostro esercito".
Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, il generale Ahmed Al-Mesmari, portavoce del maresciallo Khalifa Haftar e il massimo ufficiale incaricato di raccontare al mondo l’evoluzione dei combattimenti a Tripoli così come vista dai comandi di Bengasi.
"L’ospedale era stato inviato per assistere i feriti negli scontri contro Isis a Sirte nel 2016. Ma quei combattimenti sono terminati da un pezzo, perché restano 400 soldati italiani? Da quella base partono gli aerei che bombardano le nostre truppe e causano vittime anche tra i civili. Crediamo che gli italiani abbiano un ruolo nell'addestrare le milizie. Non va bene, devono andarsene", spiega.