Libia e Ucraina, Papa: "Soluzione pacifica"

18 febbraio 2015"Vorrei invitare a pregare per i nostri fratelli egiziani che tre giorni fa sono stati uccisi in Libia per il solo fatto di essere cristiani. Il signore li accolga nella sua casa. Preghiamo anche per la pace in Medioriente e in Nord Africa, ricordando tutti i morti, i feriti e i profughi". Sono le parole di Papa Francesco durante l'udienza generale del mercoledì. "Possa la comunità internazionale trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia", ha concluso.  Il Papa ha dedicato la messa di ieri mattina ai copti assassinati, e il giorno prima ha telefonato al patriarca copto ortodosso Tawadros II per manifestare il suo affetto.

"Pace in Ucraina"
Il Papa, salutando poi "cordialmente" i vescovi e i fedeli ucraini presenti in piazza S. Pietro per l'udienza generale, ha detto loro: "Fratelli e sorelle, so che tra le tante altre intenzioni che portate alle tombe degli apostoli c'è la richiesta della pace in Ucraina. Porto nel cuore lo stesso desiderio e mi unisco alla vostra preghiera, perché al più presto venga la pace duratura nella vostra patria. Dio vi benedica".

"La fraternità al centro della società"
"Oggi più che mai è necessario riportare la fraternità al centro della nostra società tecnocratica e burocratica: allora anche la libertà e l'uguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione" ha detto Bergoglio. Secondo Francesco "il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all'apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace". "Forse - ha aggiunto - non sempre ne siamo consapevoli, ma è proprio la famiglia che introduce la fraternità nel mondo!". "A partire da questa prima esperienza di fraternità, nutrita dagli affetti e dall'educazione familiare, lo stile della fraternità - ha assicurato il Papa - si irradia come una promessa sull'intera società e sui rapporti tra i popoli".