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POLITICA

Quarto (Napoli)

M5s, messaggio whatsapp di Rosa Capuozzo: De Robbio mi ricatta,ho gli incubi per colpa sua

E' il messaggio che il sindaco di Quarto invia la mattina del 18 ottobre al suo vice Andrea Perotti. Fa parte dei nuovi atti dell'inchiesta del pm Henry John Woodcock e dei procuratori aggiunti Giuseppe Borrelli e Filippo Beatrice depositati al Tribunale del Riesame. Stasera alle 20, la Capuozzo sarà in audizione davanti alla Commissione antimafia.

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"Poi ti dico come mi ha ricattato De Robbio". il messaggio via WhatsApp che il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo invia al marito il 9 novembre scorso. Il messaggio insieme a numerosi altri è agli atti dell'inchiesta della Procura di Napoli sulle infiltrazioni camorristiche a Quarto (Napoli). In un messaggio trasmesso la sera del 16 ottobre, la Capuozzo al marito che scrive "we ma che vuole De Robbio a quest'ora?". Risponde: "Non lo so, sono preoccupata, poi ti spiego".

Il sindaco ai pm: "Informai Fico sull'interrogatorio"
Non percepì da subito di essere minacciata. Se ne rese conto solo durante l'ultimo dei tre incontri, tanto che era ormai determinata a denunciare le minacce e per questo si era procurata anche un registratore per inchiodare chi la ricattava. Negli ultimi due interrogatori in procura davanti ai magistrati della procura di Napoli che indagano sulle infiltrazioni camorristiche nel Comune di Quarto, il sindaco Rosa Capuozzo ribadisce nella sostanza la sua versione, arricchendola comunque di nuovi particolari e circostanze, sul tentativo di estorsione di cui sarebbe stata vittima da parte del consigliere comunale del suo stesso movimento M5S (dal quale sono stati poi entrambi espulsi) Giovanni De Robbio, intenzionato a ottenere incarichi e nomine di persone da lui segnalate attraverso la minaccia, secondo la ricostruzione degli inquirenti, di coinvolgerla in uno scandalo per gli abusi edilizi realizzati nell'abitazione dove la Capuozzo vive con il marito.

La ricostruzione della Capuozzo non dipana la matassa politica
La ricostruzione del sindaco che emerge dai verbali degli interrogatori resi davanti al pm Henry John Woodcock e al procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli non dipana in ogni caso la matassa rappresentata dalla questione politica proposta dalla vicenda, ovvero la consapevolezza da parte del Direttorio del M5S della grave situazione che si era creata a Quarto, che chiamava in causa direttamente esponenti del movimento. La Capuozzo afferma infatti che De Robbio non fece esplicite minacce (ma in un messaggio via whatsapp del 17 novembre, all'indomani di una visita di De Robbio, afferma che questi ''è stato di una aggressività disarmante'') e dice di aver informato il 24 novembre immediatamente l'esponente del Direttorio Roberto Fico dell'interrogatorio da lei reso ai pm. Ma la procedura di espulsione da M5S di De Robbio ha avuto o meno un'accelerazione dopo il suo colloquio con Fico in seguito all'interrogatorio in Procura?, domanda Woodcock. "Assolutamente sì - risponde - Fico dopo essere stato informato da me del contenuto dell'interrogatorio del 24 novembre ha chiesto a me di prendere l'iniziativa nei confronti di De Robbio il quale è stato espulso proprio in conseguenza dei fatti che ho riferito a Fico sul mio interrogatorio". Il pm, poi, chiede se abbia informato Fico di tutte le iniziative assunte da De Robbio riguardanti i presunti abusi edilizi: "Non ricordo se gliene ho parlato nel dettaglio prima del mio interrogatorio, sicuramente l'ho fatto dopo, quando mi sono incontrata con Fico per riferirgli del mio interrogatorio del 24 novembre". "Non mi ricordo - sottolinea - se in ogni caso ho raccontato a Fico tutti e tre gli episodi".

Quelle foto aeree della sua abitazione
Due giorni dopo, il 14 gennaio scorso, al procuratore Borrelli puntualizza che durante i vari colloqui che ebbe con Roberto Fico (dopo la pubblicazione su alcuni giornali della foto della sua casa) gli riferì i primi episodi in cui De Robbio aveva fatto riferimento alle foto aeree dell'abitazione (circostanza che gli inquirenti ritengono un argomento per esercitare un ricatto nei suoi confronti). "In tali circostanze - ha detto - io raccontai a Fico i primi due episodi in cui De Robbio mi aveva parlato della foto e aggiunsi che l'originale si trovava nella cassaforte del geometra Intemerato (che avrebbe partecipato ad alcuni incontri in cui il sindaco sarebbe stato intimidito). Con Fico mi incontrai poi in un bar di piazza Amedeo a Napoli per discutere del fatto che ero stata convocata in procura e che, come prima cosa, mi erano state rivolte domande su De Robbio. Chiesi nuovamente la sua espulsione. La procedura, tuttavia, iniziò solo in epoca successiva a tale incontro quando io feci una richiesta scritta tramite e-mail allo staff. L'incontro con Fico avvenne il 30 novembre e l'espulsione fu decretata il 14 o il 15 dicembre, a distanza di una settimana dalla mia richiesta. Già il giorno successivo alla richiesta, peraltro, era intervenuta la sospensione di De Robbio. Si tratta di una procedura prevista dallo statuto del M5S, in quanto si dà all'interessato il tempo per presentare le sue controdeduzioni".

Stasera alle 20 Rosa Capuozzo sarà in audizione davanti alla Commissione antimafia.

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