MONDO
Stato di emergenza e 3 giorni di lutto nazionale
Strage in Mali: 3 sospetti "attivamente ricercati". 21 i morti dell'assalto jihadista all'hotel
Negli attacchi, compiuti all'hotel Radisson di Bamako, sono rimaste uccise 19 persone. Vittima anche una cittadina americana. Il ministro della Difesa francese, le Drian: dietro l'assalto c'è il jihadista algerino Belmokhtar
Bamako
Tre giorni di lutto nazionale in Mali dopo l'attacco di ieri nella capitale Bamako in cui sono rimaste uccise 19 persone. Lo ha annunciato nella notte il presidente del paese, Ibrahim Boubacar Keita. Tra le vittime, ha riferito stamane il Cremlino, ci sono molti cittadini russi. Intanto, una fonte della sicurezza maliana, ha riferito che sono "attivamente ricercati" almeno tre sospetti jihadisti, sfuggiti alla retata delle forze di sicurezza maliane al termine dell'assalto all'hotel Radisson Blu di Bamako.
Negli attacchi è rimasta uccisa anche una donna americana. A quanto si legge sui media si tratta di Anita Ashok Datar, 41 anni, di origine indiana. Madre di un bambino, lavorava per il Palladium Group, un'organizzazione che si occupava di cooperazione nel campo della salute della donna.
La strage ieri mattina, quando alcuni militanti armati hanno preso in ostaggio 170 persone al Radisson Blu Hotel. Le forze di sicurezza del Mali e delle Nazioni Unite hanno poi condotto una operazione anti-terrorismo per liberare gli ostaggi. Il presidente Keita ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Il procuratore del Mali ha aggiunto che sette persone sono rimaste ferite durante l'operazione anti terrorismo.
Il ministro della Difesa francese, le Drian: dietro assalto c'è jihadista algerino Belmokhtar
"C'è senza dubbio" il terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar "all'origine" dell'assalto all'hotel 'Radisson Blu'. Lo ha affermato il ministro della Difesa francese, Jaen-Yves le Drian, di fatto riconoscendo che il comandante jihadista non e' rimasto ucciso in seguito a un raid aereo americano sulla Libia il 14 giugno scorso, come molti hanno continuato a ritenere anche se al-Qaeda nel Maghreb Islamico, a lungo sua prima organizzazione di riferimento, smenti' tutto appena cinque giorni dopo. Del resto, negli anni Belmokhtar e' stato dato per morto in piu' occasioni, per riapparire pero' immancabilmente dopo una fase di silenzio.
"E' ricercato da numerosi Paesi da molto tempo", ha ricordato le Drian in un'intervista al netowrk televisivo 'Tf1'. "Belmokhtar e' senza alcun dubbio all'origine di questo attentato, benche' non sia ancora stato accertato in via davvero definitiva". L'attacco e' stato rivendicato comunque dal nuovo gruppo di Belmokhtar, al-Mourabitoun, la cui fondazione fu da lui annunciata nell'agosto 2013 in seguito alla fusione di due fazioni preesistenti che puntavano a una maggiore autonomia rispetto a al-Qaeda. Anche la branca regionale di quest'ultima, tuttavia, secondo lo stesso al-Mourabitoun sarebbe coinvolta nell'operazione odierna. Il capo islamista e' noto soprattutto per la presa di ostaggi del gennaio di due anni fa in un impianto di estrazione del gas naturale ad Amenas, Algeria meridionale, in pieno deserto del Sahara.
Negli attacchi è rimasta uccisa anche una donna americana. A quanto si legge sui media si tratta di Anita Ashok Datar, 41 anni, di origine indiana. Madre di un bambino, lavorava per il Palladium Group, un'organizzazione che si occupava di cooperazione nel campo della salute della donna.
La strage ieri mattina, quando alcuni militanti armati hanno preso in ostaggio 170 persone al Radisson Blu Hotel. Le forze di sicurezza del Mali e delle Nazioni Unite hanno poi condotto una operazione anti-terrorismo per liberare gli ostaggi. Il presidente Keita ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Il procuratore del Mali ha aggiunto che sette persone sono rimaste ferite durante l'operazione anti terrorismo.
Il ministro della Difesa francese, le Drian: dietro assalto c'è jihadista algerino Belmokhtar
"C'è senza dubbio" il terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar "all'origine" dell'assalto all'hotel 'Radisson Blu'. Lo ha affermato il ministro della Difesa francese, Jaen-Yves le Drian, di fatto riconoscendo che il comandante jihadista non e' rimasto ucciso in seguito a un raid aereo americano sulla Libia il 14 giugno scorso, come molti hanno continuato a ritenere anche se al-Qaeda nel Maghreb Islamico, a lungo sua prima organizzazione di riferimento, smenti' tutto appena cinque giorni dopo. Del resto, negli anni Belmokhtar e' stato dato per morto in piu' occasioni, per riapparire pero' immancabilmente dopo una fase di silenzio.
"E' ricercato da numerosi Paesi da molto tempo", ha ricordato le Drian in un'intervista al netowrk televisivo 'Tf1'. "Belmokhtar e' senza alcun dubbio all'origine di questo attentato, benche' non sia ancora stato accertato in via davvero definitiva". L'attacco e' stato rivendicato comunque dal nuovo gruppo di Belmokhtar, al-Mourabitoun, la cui fondazione fu da lui annunciata nell'agosto 2013 in seguito alla fusione di due fazioni preesistenti che puntavano a una maggiore autonomia rispetto a al-Qaeda. Anche la branca regionale di quest'ultima, tuttavia, secondo lo stesso al-Mourabitoun sarebbe coinvolta nell'operazione odierna. Il capo islamista e' noto soprattutto per la presa di ostaggi del gennaio di due anni fa in un impianto di estrazione del gas naturale ad Amenas, Algeria meridionale, in pieno deserto del Sahara.