MONDO
Scontri al confine tra Gaza e Israele
Cisgiordania, ucciso un palestinese 13enne. Accoltellati 4 israeliani vicino a Tel Aviv
Un ragazzo palestinese di 13 anni è stato ucciso dai soldati israeliani nei pressi di Ramallah. Decine i feriti. Accoltellati 4 israeliani a Hadera. E una palestinese incinta e la figlia sono morte in seguito ad un raid dell'aviazione israeliana lanciato nella notte nel nord della Striscia di Gaza in risposta al precedente lancio di un razzo
Attacco kamikaze donna palestinese
Una donna palestinese kamikaze che tentava di farsi saltare in aria a bordo di un'auto vicino ad un posto di blocco israeliano in Cisgiordania è stata bloccata dalle forze di sicurezza. La donna ha azionato un ordigno rudimentale che ha ferito un agente. Ferita anche l'attentatrice: è grave. A quattro settimane dall’inizio delle violenze, si tratta del primo attacco suicida. Cresce, quindi, la protesta dei palestinesi sul confine tra Israele e Gaza. Sono circa 200 i palestinesi che stanno protestando nei pressi di Shejaya, con le forze dell'esercito israeliano che stanno lanciando gas lacrimogeni e sparando in aria, secondo quanto riporta il sito di Haaeretz. I giovani palestinesi rispondono lanciando pietre e copertoni in fiamme. Vi sono altri due punti dove si concentra la protesta lungo il confine tra Gaza e Israele, nei pressi di Be'eri e di Re'im.
Raid israeliani su Gaza, uccisa donna incinta e figlia di 4 anni
Oggi l'aviazione israeliana ha compiuto un raid su Gaza: il bilancio è di almeno due morti, una madre trentenne e la sua figlioletta di 4 anni, la cui casa è crollata. Lo riferisce Haaretz, che sottolinea che l'operazione sia arrivata dopo che il sistema di difesa antimissilistico Iron Dome aveva intercettato un razzo proveniente dalla Striscia. Le forze armate israeliane hanno spiegato che il raid ha centrato due siti in cui venivano fabbricate e stoccate armi. L'abitazione in cui si trovavano le due vittime era già stato distrutta lo scorso anno dalle bombe israeliane, è crollato per le vibrazioni causate dal nuovo raid.
Giornata di sangue
Questo all'indomani di un'altra giornata di sangue in Israele e nei territori palestinesi, dove da giorni si susseguono aggressioni contro israeliani e scontri mortali tra soldati e palestinesi. Il bilancio finora è di 5 israeliani feriti, di cui uno gravemente, due aggressori palestinesi uccisi, oltre a due adolescenti palestinesi colpiti a morte dai soldati al confine con la Striscia di Gaza. La prima aggressione è avvenuta ieri mattina a Gerusalemme, dove un 16enne palestinese ha ferito con un coltello due ebrei ultraortodossi, prima di essere colpito e ucciso dalla polizia. Nel pomeriggio, la seconda aggressione ai danni di due poliziotti israeliani colpiti da un palestinese, anch'egli ucciso dalle forze di sicurezza. Nel corso della colluttazione, un terzo agente delle forze speciali è stato ferito gravemente ma da fuoco amico.
Scontri al confine
Intanto, al confine con la Striscia di Gaza sono ripresi gli scontri con decine di giovani palestinesi che hanno affrontato i militari israeliani tirando pietre e lanciando pneumatici incendiati. I soldati hanno risposto aprendo il fuoco e uccidendo due adolescenti, un 13enne e un 15enne, e ferendo altri 23 manifestanti. Le proteste si stanno estendendo, da Khan Younis alla zona tra il valico di Kerem Shalom e Rafah. Già ieri, erano stati 7 i palestinesi colpiti a morte in scontri al confine dell'enclave, a est di Khan Younis e a est di Gaza City.
Violenza e vittime
Dal 1 ottobre sono almeno 15 le aggressioni da parte di lupi solitari palestinesi, con 4 israeliani uccisi. In campo palestinese, sono 17 le vittime e un migliaio i feriti tra Israele e i Territori palestinesi nell'ultima ondata di violenza che ha scosso la regione. Tra le vittime, 5 sono stati uccisi dopo aver attaccato con il coltello degli israeliani, uno è sospettato di aggressione mentre gli altri sono morti in manifestazioni e scontri con l'esercito israeliano. Gli arrestati, ha denunciato l'Ong 'Club dei Prigionieri Palestinesi', sono circa 400, di cui la metà ha un'età compresa fra i 14 e i 20 anni.
Richiamati i riservisti
La polizia ha deciso di richiamare in servizio centinaia di riservisti della guardia di frontiera per far fronte all'attuale situazione di emergenza in Israele e nei Territori. Saranno dislocati nelle città israeliane a popolazione mista.
Kerry chiama Netanyahu e Abu Mazen, invita alla calma
Il segretario di Stato americano John Kerry ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il leader palestinese Abu Mazen in due separate occasioni, manifestando a entrambi preoccupazione per l'escalation di violenza a Gerusalemme e offrendo il sostegno Usa là dove possibile per riportare la calma.