MONDO
L'emergenza immigrazione
Migranti, Alfano: "Non pienamente soddisfatto dal vertice Ue. Militarizzare le frontiere non serve"
Il ministro dell'Interno: "Abbiamo comunque ottenuto risultati positivi. Nei prossimi due mesi partiranno le prime redistribuzioni di richiedenti asilo dall'Italia verso l'Europa"
"Militarizzare le frontiere non serve"
Il titolare del Viminale critica la reintroduzione dei controlli alle frontiere decisi da alcuni Paesi. "La libera circolazione è una grande conquista e io penso che non bisogna tornare indietro da Schengen", afferma. E aggiunge: "Non è che se militarizziamo le frontiere i migranti non partono più. è un flusso talmente enorme che non rinunceranno a venire qui ed i Paesi del Sud Europa non possono farsi carico di tutti perché i Paesi del Nord mettono il tappo".
Prime redistribuzioni nei prossimi due mesi
In base agli accordi presi a Bruxelles, dice Alfano, "nei prossimi due mesi partiranno le prime redistribuzioni di richiedenti asilo dall'Italia verso l'Europa e poi faremo partire gli hotspot, i centri di smistamento in cui si distinguerà chi ha diritto all'asilo e chi invece va rimpatriato". Per non far collassare il meccanismo, afferma il ministro, "hotspot, relocation di 24 mila richiedenti asili e rimpatrio devono viaggiare insieme". "A nessun richiedente asilo – spiega poi - sarà consentito di scegliersi il paese dove essere ospitati. Saranno invece distribuiti equamente in tutti i 28 Paesi dell'Unione".
Critiche a Salvini
Infine una stoccata al leader della Lega Nord. Quando si affronta un tema come quello dell'immigrazione serve "un tasso minimo di umanità e Matteo Salvini l'ha negato", dice Alfano. "Vengo attaccato con violenza inaudita da Salvini come se l'immigrazione fosse un problema italiano - ricorda - mentre è un tema mondiale e non mi si può chiedere di non salvare le vite in mare".