MONDO
Le nuove indagini portano al leader ceceno Kadyrov fedelissimo di Putin
Nemtsov, giallo sul killer reo confesso Dadayev. Non avrebbe ritrattato
Nuovi dubbi sulla confessione di Zaur Dadayev per l'omicidio dell'oppositore del Cremlino. Lui si dichiara innocente, ma secondo l'agenzia Interfax non avrebbe ritirato formalmente la sua confessione
Dadaev ha detto alla delegazione che l'ha incontrato in prigione che la sua idea era
di cedere alle pressioni e confessare per tutelare un amico e di dare poi in tribunale la sua versione dei fatti. "Ma non mi hanno fatto parlare", ha affermato, secondo quanto riferisce il quotidiano Moskovsky Komsomolets.
Il giallo sulla confessione
Ora, però, secondo una fonte dell'agenzia Interfax, Dadayev non avrebbe ritirato
formalmente la confessione fatta. Secondo il tabloid Moskovski Komsomolets, invece, Dadayev avrebbe smentito di aver confessato il delitto. Da parte sua Andrei Babushkin, membro del consiglio per i diritti umani presso il Cremlino, ha dichiarato che ci sono "motivi di credere che Zaur Dadaiev abbia confessato sotto tortura".
Le dichiarazioni di Babushkin portano ad altissimo livello le perplessità sul lavoro degli inquirenti russi e in particolare sulla cosiddetta "pista islamica". Il Consiglio per i diritti umani presso la presidenza russa, per quanto considerato istituzione di scarsa influenza, è sempre un organo con il timbro del Cremlino. E comunque gli sviluppi dell'indagine - l'arresto di Dadayev e di altri cinque sospettati - sono stati costantemente accompagnati da un certo generale scetticismo, non solo dell'opposizione russa.
Lo stesso Moskosvsky Komsomolets ha diffuso una foto che proverebbe come l'automobile usata dai killer - una Zaz Chance - fosse stata avvistata e ripresa sotto casa di Nemtsov già in autunno: un dettaglio, se confermato, che basterebbe da solo a far decadere la tesi dell'omicidio come vendetta per le posizioni dell'oppositore russo sulla strage nella redazione di Charlie Hebdo, avvenuta a gennaio.
Oggi, inoltre, è trapelata la voce di un rapporto "alternativo" all'indagine ufficiale che sarebbe stato presentato al presidente Vladimir Putin e che punta il dito contro un tale "maggiore Ruslan", figura nota nei circoli della polizia e dell'intelligence russa e con parenti altolocati in Cecenia. L'indiscrezione arriva da Novaya Gazeta, la testata per cui scriveva Anna Politkovskaya, la reporter russa uccisa nel 2006.
Secondo il quotidiano russo, "il maggiore Ruslan è stato interrogato a Grozny già lunedì, senza far filtrare informazioni alla stampa". Il problema sarebbe la parentela con "un alto funzionario degli apparati di sicurezza" in Cecenia. Anche questo scomodo sospettato, precisa Novaya Gazeta, ha servito nel battaglione "Sever", le forze dell'Interno, come Zaur Dadaev, considerato nella versione ufficiale dei fatti l'esecutore materiale dell'omicidio dell'oppositore russo, ucciso il 27 febbraio a due passi dal Cremlino.
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha da parte sua smentito un'altra voce, quella di una "lista di fucilazione" di politici e giornalisti, che oltre a Nemtsov conterrebbe i nomi del direttore della radio Ekho di Mosca, Aleksey Venediktov, dell'ex oligarca Mikhail Khodorkovsky e della presentatrice tv e attivista dell'opposizione Ksenya Sobchak. Questo elenco, secondo alcuni media russi, sarebbe stato consegnato al presidente, che avrebbe ordinato verifiche. Ma il portavoce è stato categorico: al capo del Cremlino "non è stato presentato alcun documento di questo tipo".
Ieri il capo del servizio stampa delle forze del ministero dell'Interno - il corpo in cui serviva Dadayev - ha riferito che il sospettato aveva presentato già a dicembre la domanda di dimissioni, per questioni personali legate alla malattia della madre. E per aveva chiesto di trasformare l'ultimo mese di lavoro in ferie, da fine gennaio a fine febbraio, giorni che secondo gli addetti all'indagine potrebbe aver usato per perfezionare il piano per l'omicidio. "Boris Nemtsov ucciso fuori dagli orari di lavoro", titola oggi Kommersant, con evidente accento ironico.