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MONDO

A dirlo la Bbc

Nigeria: governo pronto a colloqui con Boko Haram

Il Senato ha però escluso che il presidente Goodluck Jonhatan possa avviare un negoziato con il movimento islamico sul rilascio delle ragazze rapite

Un soldato di Boko Haram
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Il governo nigeriano è pronto a intavolare colloqui con Boko Haram per la liberazione delle oltre 200 ragazze rapite il mese scorso. Lo ha riferito alla Bbc il ministro per gli Incarichi speciali, Tanimu Turaki. Per il rappresentante di Abuja, se il gruppo terrorista islamico è in buona fede, allora il suo leader Abubakar Shekau dovrebbe inviare emissari di cui si fida a incontrare la Commissione per la riconciliazione.

Senato non negozierà con Boko Haram 
Il Senato nigeriano ha escluso che il presidente Goodluck Jonhatan possa avviare un negoziato con Boko Haram sul rilascio delle ragazze rapite. Il presidente della Camera alta David Mark ha parlato oggi in Cina: "Il governo federale - ha detto - non negozierà mai con i terroristi e con Abubaka Shekau, qualsiasi cosa succeda".

Il presidente Mark ha anche spiegato che il governo non ha alcuna fiducia nel gruppo islamista e che quindi qualsiasi trattativa potrebbe andare a monte perché disattesa. Stamane il governo nigeriano aveva invece fatto sapere che "tutte le opzioni sono aperte" per salvare le oltre 200 studentesse rapite il 14 aprile scorso dalla scuola di Chibok, nel nord-est del Paese. "Se sarà necessario usare qualunque tipo di azione per liberare le ragazze dalla prigionia, lo faremo", aveva affermato Mike Omeri, direttore generale dell'Agenzia nazionale dell'orientamento, struttura dipendente dal ministero dell'Informazione. Lunedì invece il ministro dell'Interno, Abba Moro, aveva respinto categoricamente la proposta avanzata dal leader di Boko Haram che in cambio della liberazione delle ragazze chiedeva la scarcerazione di tutti i membri del gruppo terroristico detenuti nelle carceri.

Il video
Le ragazze apparse nel video diffuso da Boko Haram sarebbero effettivamente una parte di quelle rapite. Le giovani sono state riconosciute da parenti e amici, nonostante indossassero la jihab. "Tutte" le ragazze mostrate nel video di Boko Haram sono liceali rapite. Lo ha detto il governatore dello stato nord-orientale nigeriano di Borno, Kashim Shettima, dopo aver visionato, assieme agli abitanti della città, il filmato diffuso ieri dagli islamici.

Team di esperti anche da Canada e Israele 
Si allunga la lista di Paesi impegnati nella 'caccia' alle ragazze nigeriane: dopo l'arrivo nei giorni scorsi ad Abuja di specialisti americani e britannici, anche Canada e Israele hanno fatto sapere che invieranno squadre di forze speciali per collaborare con i nigeriani. Intanto, ad Abuja è volato il generale David Rodriguez, comandante in capo delle forze statunitensi in Africa, per "discutere dell'assistenza di Washington per la ricerca" delle studentesse rapite dai terroristi islamici il 14 aprile scorso, "così come della cooperazione generale".

Il ministro Mogherini
"Serve il massimo coordinamento tra i servizi di sicurezza in campo e che sia l'Ue ad avere un ruolo guida". Ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini sul caso delle ragazze rapite da Boko Haram. È una vicenda - ha aggiunto in visita negli Stati Uniti - "agghiacciante perché colpisce il simbolo delle ragazze che vogliono studiare. Per la prima volta, in sede Ue, abbiamo affrontato l'emergenza Nigeria. Ora è necessario un approccio il più possibile coordinato, non frammentato, a stretto contatto con il Governo nigeriano".
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