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MONDO

Il video delle studentesse rapite

Nigeria, dopo il video per i familiari si riaccende "la speranza che queste ragazze siano vive"

Secondo alcune voci alcune delle studentesse sarebbero state costrette a sposare i rapitori, mentre altre sarebbero state portate in Camerun e in Ciad

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Chibok (Nigeria) A Chibok, la città dalla quale le ragazze sono state sequestrate, si riaccende la speranza di poter guardare il filmato e identificare le loro figlie. Con un video i miliziani di Boko Haram hanno chiesto il rilascio di prigionieri in cambio della libertà delle studentesse rapite.

"Ora c'è la speranza che queste ragazze siano vive, indipendentemente dal fatto che siano state costrette a convertirsi all'islam o meno", ha detto un leader locale, Pogu Bitrus. Secondo l'uomo, che ha visto il video, le riprese potrebbero essere state girate nella foresta di Sambisa, a circa 30 chilometri da Chibok, dove le studentesse erano state portate inizialmente.

Nel video si vedono circa cento ragazze, il che indica che potrebbero essere state divise in gruppi più piccoli, ha aggiunto Bitrus. In un filmato diffuso la scorsa settimana Shekau aveva minacciato di vendere le studentesse come schiave. Secondo alcune voci, alcune delle ragazze sarebbero state costrette a sposare i rapitori, mentre altre sarebbero state portate in Camerun e in Ciad.

Le studentesse, di età compresa tra i 12 e i 17 anni sono state rapite il 14 aprile: un commando di Boko Haram le ha prelevate da una scuola di Chibok, nello stato del Borno. Alcune sono riuscite a fuggire (qui una testimonianza di una di loro), ma altre sono ancora nelle mani del gruppo integralista che ha imposto il terrore nel nord della Nigeria. Prosegue intanto la campagna, anche online con l'hashtag #bringbackourgirls, per la liberazione delle giovani. 
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