MONDO
I soldati non intervenirono per paura e disorganizzazione
Nigeria, Amnesty denuncia: le autorità sapevano del raid di Boko Haram
Secondo le fonti raccolte dall'associazione, il quartier generale delle forze armate di Maiduguri era a conoscenza dell'imminente attacco dalle 19 del 14 aprile, quasi quattro ore prima che Boko Haram iniziasse le operazioni
Alcune fonti ascoltate dall'associazione sostengono che il quartier generale delle forze armate di Maiduguri aveva ricevuto notizia dell'attacco imminente. I militari sapevano già dalle 19 del 14 aprile, quasi quattro ore prima che Boko Haram iniziasse le operazioni. Reagire con prontezza sarebbe stato decisivo, ma gli ufficiali non riuscirono a radunare i soldati: mancavano le risorse necessarie, ma soprattutto gli uomini avevano paura di affrontare un gruppo armato ed equipaggiato meglio.
La scuola di Chibok è stata così abbandonata a se stessa. C'erano solo 17 militari e qualche agente della polizia locale a difenderla. Hanno cercato di respingere l'assalto di Boko Haram ma sono stati sopraffatti e costretti alla ritirata. Un soldato è stato ucciso. Per sostenere la Nigeria nella ricerca delle ragazze e nella caccia ai terroristi, ad Abuja sono arrivate squadre antiterrorismo inglesi e americane. Al momento, nessuno sa dove si trovano le ragazze. Alcuni testimoni sostengono di averle viste, e assicurano che si troverano ancora nel Paese.
#Nigeria security forces had 4+ hours advance warning of #Chibok attack. Hear from our researcher: http://t.co/KNGhlbQ1Wv #BringBackOurGirls
— AmnestyInternational (@amnesty) 9 Maggio 2014
"Un'enorme abdicazione al dovere di difendere la popolazione" denuncia Netsanet Belat, direttore di Amnesty International per l'Africa, sottolinenando che questo "non farà altro che aumentare l'indignazione nazionale e internazionale per l'orribile crimine in atto". Beilat ha aggiunto: "Le autorità nigeriane devono ora usare tutti i mezzi legali a loro disposizione per assicurare l'incolume rilascio delle ragazze e garantire che in futuro non accada più niente del genere".