ECONOMIA
"Condizioni finanziarie migliorate, il consolidamento fiscale continua"
Padoan: "La ripresa è in corso ed è superiore alle attese"
Lo afferma il ministro dell'Economia a Lima, in Perù, in occasione del vertice annuale del Fmi a nome di Italia, Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino. Sull'occupazione dice: "Grazie al Jobs Act segnali positivi". Sul Beps, il piano dell'Ocse sulla fiscalità internazionale approvato all'unanimità dal G20 delle Finanze, dice: "E' una pietra miliare"
Lima (Perù)
Il nostro Paese è in ripresa. Una ripresa, dice Pier Carlo Padoan, che è e sarà più forte del previsto. Il ministro dell'Economia parla da Lima, in Perù, in occasione del vertice annuale del Fmi anche a nome di Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino. Sul fronte fiscale il titolare del dicastero spiega che il deficit di bilancio italiano dovrebbe scendere gradualmente da questo al prossimo anno passando dal 2,6% del Pil al 2,2%. Nel 2018 dovrebbe essere inoltre raggiunto il pareggio di bilancio. Padoan parla anche di flessibilià, quella flessibilità fiscale che il governo intende usare appieno nel 2016 . Ecco perchè - osserva poi Padoan - il deficit strutturale di bilancio, pari allo 0,4% del Pil nel 2015, temporaneamente salirà allo 0,7% del 2016 per poi scendere di nuovo allo 0,3% nel 2017 e raggiungerà il pareggio nell'anno successivo".
Previsto anche un calo del rapporto debito/Pil che per la prima volta da 8 anni scenderà dal 132,8% al 131,4%, per poi scendere, nel 2019, al 119,8%. Obiettivi raggiungibili, naturalmente, con "ulteriori tagli alla spesa parte della spending review in corso; l'eliminazione della tassa sulla casa, su terreni agricoli e macchinari; una rete di sicurezza più ampia per i disoccupati; misure per lottare contro la povertà e promuovere l'efficienza energetica e l'economia delle regioni del Sud". Padoan conclude dicendo che una "riduzione della tassazione sui profitti aziendali è pianificata nel 2017".
Piano Ocse su fiscalità internazionale è una 'pietra miliare"
Il ministro definisce poi una pietra miliare nella cooperazione internazionale il piano Ocse approvato dal G20 delle Finanze sulla fiscalità. Si tratta del progetto Beps (Base Erosion and Profit Sharing, ndr) sulla tassazione internazionale che ha avuto il supporto "unanime" e che"cambia le regole e l'opportunità per i singoli Paesi di migliorare i rapporti fiscali con i propri cittadini" attraverso un sistema di scambio automatico di dati fiscali. Padoan fa quindi riferimento al 'voluntary disclosure', quel meccanismo volontario che nel nostro Paese sta ottenenedo risultati tangibili. Risultati che senza "il drastico cambiamento sui sistemi di scambio automatico di dati reso possibile dal programma Beps dell'Ocse, non sarebbe stato possibile avere".
Il ministro parla poi di segnali positivi sul fronte dei posti di lavoro, sebbene la disoccupazione sia ancora alta. "Grazie al Jobs Act - dice - la quota dei nuovi assunti si è spostata più verso i contratti permanenti".
Previsto anche un calo del rapporto debito/Pil che per la prima volta da 8 anni scenderà dal 132,8% al 131,4%, per poi scendere, nel 2019, al 119,8%. Obiettivi raggiungibili, naturalmente, con "ulteriori tagli alla spesa parte della spending review in corso; l'eliminazione della tassa sulla casa, su terreni agricoli e macchinari; una rete di sicurezza più ampia per i disoccupati; misure per lottare contro la povertà e promuovere l'efficienza energetica e l'economia delle regioni del Sud". Padoan conclude dicendo che una "riduzione della tassazione sui profitti aziendali è pianificata nel 2017".
Piano Ocse su fiscalità internazionale è una 'pietra miliare"
Il ministro definisce poi una pietra miliare nella cooperazione internazionale il piano Ocse approvato dal G20 delle Finanze sulla fiscalità. Si tratta del progetto Beps (Base Erosion and Profit Sharing, ndr) sulla tassazione internazionale che ha avuto il supporto "unanime" e che"cambia le regole e l'opportunità per i singoli Paesi di migliorare i rapporti fiscali con i propri cittadini" attraverso un sistema di scambio automatico di dati fiscali. Padoan fa quindi riferimento al 'voluntary disclosure', quel meccanismo volontario che nel nostro Paese sta ottenenedo risultati tangibili. Risultati che senza "il drastico cambiamento sui sistemi di scambio automatico di dati reso possibile dal programma Beps dell'Ocse, non sarebbe stato possibile avere".
Il ministro parla poi di segnali positivi sul fronte dei posti di lavoro, sebbene la disoccupazione sia ancora alta. "Grazie al Jobs Act - dice - la quota dei nuovi assunti si è spostata più verso i contratti permanenti".