ECONOMIA
Ministro dell'Economia: "Nuove tecnologie centrali, mi piacerebbe uno Stato 4.0"
Padoan: "Italia sta uscendo dalla crisi, i numeri sono incoraggianti"
"L'uscita dalla crisi - spiega il titolare del dicastero aprendo con un videomessaggio la due giorni del convegno 'Digitale x la crescita' organizzato a Capri da EY- avviene ancora con qualche fatica per l'uscita dalla crisi finanziaria globale che ha colpito anche l'Italia, portando via 10 punti di Pil e per i problemi accumulati nel tempo prima della crisi"
Capri (Na)
"L'economia italiana sta uscendo dalla crisi, i numeri sono incoraggianti in termini di crescita, occupazione e redditi delle famiglie, che stanno dando sostegno alla ripresa e agli investimenti delle imprese". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in un videomessaggio che ha aperto la due giorni del convegno 'Digitale x la crescita', organizzato a Capri da EY.
L'uscita dalla crisi, spiega il titolare del dicastero, "avviene ancora con qualche fatica", perché "l'Italia affronta due problemi profondi". Il primo, osserva Padoan, è "l'uscita dalla crisi finanziaria globale che ha colpito anche l'Italia, portando via 10 punti di Pil", il secondo sono "i problemi accumulati con il tempo molto prima della crisi". Il riferimento è ai "ritardi negli investimenti, che rendono difficile la ripresa al di là di certi limiti". In questo senso, la sfida dell'Italia e del governo è "approfittare della crisi per andare oltre i limiti lasciati alle spalle", accrescendo la "capacita' potenziale di produrre ricchezza".
Per il ministro lo Stato deve fare un salto adeguato alla sfida tecnologica: "Le nuove tecnologie - dice - hanno un carattere pervasivo e cambiano radicalmente il modo di fare economia e di produrre ricchezza: lo Stato . Mi piacerebbe uno Stato 4.0, o per essere più precisi, una p.a. 4.0". "Non a caso - aggiunge - la riforma della p.a. è uno dei punti centrali strategia governo ed è in fase di implementazione".
L'uscita dalla crisi, spiega il titolare del dicastero, "avviene ancora con qualche fatica", perché "l'Italia affronta due problemi profondi". Il primo, osserva Padoan, è "l'uscita dalla crisi finanziaria globale che ha colpito anche l'Italia, portando via 10 punti di Pil", il secondo sono "i problemi accumulati con il tempo molto prima della crisi". Il riferimento è ai "ritardi negli investimenti, che rendono difficile la ripresa al di là di certi limiti". In questo senso, la sfida dell'Italia e del governo è "approfittare della crisi per andare oltre i limiti lasciati alle spalle", accrescendo la "capacita' potenziale di produrre ricchezza".
Per il ministro lo Stato deve fare un salto adeguato alla sfida tecnologica: "Le nuove tecnologie - dice - hanno un carattere pervasivo e cambiano radicalmente il modo di fare economia e di produrre ricchezza: lo Stato . Mi piacerebbe uno Stato 4.0, o per essere più precisi, una p.a. 4.0". "Non a caso - aggiunge - la riforma della p.a. è uno dei punti centrali strategia governo ed è in fase di implementazione".